A Roma nel primo pomeriggio di martedì, in relazione all’inchiesta sulle tangenti nella realizzazione del sistema di dighe mobili "Mose" di Venezia, la Camera ha votato sì all’arresto del 57enne ex ministro ed ex governatore del Veneto Giancarlo Galan.
Con 395 voti favorevoli e 138 contrari, la Camera dei deputati ha dato luce verde alla richiesta d'arresto per l'esponente veneto di Forza Italia. L'ultimo tentativo di rinviare ulteriormente la votazione era stato bocciato in mattinata dalla Camera stessa con una larghissima maggioranza (289 voti di differenza).
Si è così andati al voto, segreto su richiesta del partito d'appartenenza del politico indagato, e poco prima delle 14.30 si è deciso per l'arresto di Giancarlo Galan, che fu ministro dei Beni culturali e delle Politiche agricole durante l'ultimo Governo Berlusconi fino all'autunno 2011. Il deputato forzista, che non era presente durante il voto per motivi di salute, si è sempre dichiarato estraneo ai fatti.
Red. MM/ANSA/AGI/EnCa