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Gaza: “Pronte le truppe per l’attacco a Rafah”

Lo dice la CNN - Israele non ammette responsabilità per l’uccisione di un dipendente delle Nazioni Unite - L’ONU chiede un’inchiesta e smentisce l’esercito di Tel Aviv: “Informati del passaggio”

  • 14 maggio, 07:57
  • 14 maggio, 16:26

RG 07.00 del 14.05.2024 La corrispondenza di Michele Giorgio

RSI Mondo 14.05.2024, 07:55

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Di: RG/ANSA/pon

L’esercito israeliano non ha - almeno per il momento - riconosciuto la sua responsabilità nella morte di un dipendente delle Nazioni Unite rimasto ucciso lunedì presso Rafah nella Striscia di Gaza. Nel medesimo episodio, un altra persona al servizio dell’ONU è rimasta ferita. Stando a Tel Aviv, non è chiaro chi sia stato a sparare, ma la vettura su cui viaggiavano le due vittime ha attraversato una zona di combattimento attivo e portava chiare le insegne dell’ONU.

L’esercito israeliano ha dichiarato di “non essere stato informato del percorso del veicolo”, che si trovava in una “zona di combattimento”. Martedì l’ONU ha però smentito, negando di non aver informato Israele dell’itinerario del suo veicolo. A Ginevra, il portavoce delle Nazioni Unite, Rolando Gomez, ha dichiarato che “l’ONU informa le autorità israeliane dei movimenti di tutti i suoi convogli”, come “avviene in tutti i teatri operativi”.

Il nuovo caso va ad aggiungersi all’uccisione a inizio aprile di sette membri dell’ONG World Central Kitchen e rischia di ravvivare le tensioni con la comunità internazionale.

Decine di morti in raid israeliano e contestazioni a Netanyahu

È salito a 36 il numero di palestinesi uccisi in due distinti raid aerei nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza. Lo riferisce la CNN citando funzionari della sanità di Hamas. I bombardamenti israeliani sono avvenuti lunedì in tarda serata e hanno colpito un edificio residenziale, causando la morte di diversi bambini, riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Il primo bilancio comunicato in mattinata recava 14 vittime. La Difesa civile palestinese ha specificato che il primo attacco ha colpito un edificio che ospitava almeno 100 sfollati, mentre il secondo era diretto a un obiettivo a poche centinaia di metri dal primo.

Al 221esimo giorno di guerra, l’esercito israeliano continua a operare nella parte est di Rafah con sempre più forza di truppe di terra e tank contro i battaglioni di Hamas. Secondo la CNN, avrebbe ammassato ormai abbastanza truppe nella zona per poter lanciare la temuta offensiva di terra contro la località nel sud della Striscia, al confine con l’Egitto, dove si trovano circa un milione di profughi e dove la situazione umanitaria è al collasso per mancanza di cibo e carburante, necessario quest’ultimo anche per dare energia alle strutture sanitarie.

Intanto, nel giorno del lutto in ricordo dei caduti, lunedì le cerimonie hanno registrato contestazioni a Benyamin Netanyahu e ai ministri del suo governo, a cominciare dal falco di destra Itamar Ben Gvir. “O noi, Israele, o loro, i mostri di Hamas”, ha tuonato Netanyahu ma, secondo i media, il suo discorso al sacrario dei caduti del cimitero militare sul Monte Herzl a Gerusalemme è stato interrotto da canti con le parole “Hai preso i miei figli”, intonati da alcuni dei parenti dei caduti.

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