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Israele intensifica gli attacchi contro la Striscia

Il Paese celebra in questi giorni il suo anniversario di fondazione sullo sfondo della guerra

  • 13 maggio, 07:11
  • 25 settembre, 12:37
Israele intensifica gli attacchi contro la Striscia

Israele intensifica gli attacchi contro la Striscia

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Di: ATS/AFP/ANSA/Swing 

Gli attacchi israeliani sono aumentati già nelle prime ore di oggi, lunedì, nella Striscia di Gaza mentre Israele si prepara a celebrare il suo anniversario “senza pace”. Nelle prime ore dopo la mezzanotte, le troupe dell’AFP hanno riferito di attacchi in varie parti di Gaza, dove, secondo le Nazioni Unite, non esiste più “un luogo sicuro” per i 2,4 milioni di abitanti.

Gli attacchi erano diretti in particolare alla città meridionale di Rafah, che ospita 1,4 milioni di palestinesi. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sta pianificando di lanciare una vasta offensiva di terra a Rafah, che considera l’ultima roccaforte di Hamas, in barba agli avvertimenti di Stati Uniti ed Europa, che temono numerose vittime civili.

Nell’ultima settimana, le forze israeliane hanno invitato la popolazione della zona orientale di Rafah a lasciare la città e hanno condotto operazioni “mirate” contro il movimento islamista. Una vasta operazione su Rafah rischierebbe di creare “caos”, “anarchia” e “danni enormi” per la popolazione civile “senza risolvere il problema di Hamas”, ha avvertito domenica il segretario di Stato americano Antony Blinken.

Nel frattempo i palestinesi continuano a fuggire dalle aree di Rafah nel tentativo di trovare rifugio altrove nel territorio palestinese. “Abbiamo vissuto l’inferno per tre giorni e le notti peggiori dall’inizio della guerra”, ha dichiarato all’AFP Mohammed Hamad, 24 anni, uno dei 300’000 palestinesi che, secondo Israele, sono fuggiti dalle aree di Rafah est prese di mira dai bombardamenti dopo che l’esercito aveva ordinato loro di evacuare.

Il braccio armato di Hamas ha rivendicato la responsabilità del lancio di granate contro soldati e veicoli israeliani nei pressi del valico di Rafah. Le autorità israeliane continuano a emettere ordini di sfollamento forzato (...) Questo costringe i residenti di Rafah a “fuggire ovunque”, ha scritto il capo dell’agenzia ONU per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, su X.

Una tregua sempre più difficile

Attaccando Rafah, Benjamin Netanyahu vuole “mandare all’aria” i colloqui per la tregua e il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza, ha rilevato Hamas. Il movimento islamista aveva affermato di aver accettato una proposta di tregua da parte dei mediatori - Egitto, Qatar e Stati Uniti - ma Israele aveva risposto che la proposta accettata era “lontana dalle (sue) richieste”.

“Nessuna pace, nessun silenzio”

Dopo aver suonato per la prima volta domenica sera, le sirene torneranno a suonare oggi, lunedì, alle 11.00 ora locale (le 10.00 in Svizzera), per segnare l’inizio delle commemorazioni annuali dei soldati caduti in difesa del Paese e delle vittime degli attentati, alla vigilia delle celebrazioni per il 76esimo anniversario dalla fondazione di Israele.

Seguiranno una serie di cerimonie nei cimiteri militari israeliani. La sera di lunedì e martedì, il lutto lascerà il posto alle celebrazioni per il Giorno dell’Indipendenza, l’anniversario della proclamazione dello Stato di Israele il 14 maggio 1948. Quest’anno parte dei festeggiamenti sono stati cancellati a causa della guerra.

“Stasera non abbiamo né pace né silenzio” nei nostri cuori, ha dichiarato il presidente Isaac Herzog durante una cerimonia al Muro del Pianto di Gerusalemme. Accanto a lui, il capo dell’esercito, Herzi Halevi, ha detto di essere “responsabile del fallimento della nostra missione di proteggere i cittadini dello Stato di Israele il 7 ottobre”.

00:32

Bombe israeliane su Rafah

Telegiornale 13.05.2024, 12:30

00:22

Notiziario

RSI Info 13.05.2024, 06:56

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