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Gaza, le armi tacciono

Nel tardo pomeriggio di domenica a Gaza City tre donne civili sono state consegnate alla Croce Rossa - La tregua nella Striscia è iniziata

  • 19 gennaio, 09:52
  • 20 gennaio, 08:04
consegna ostaggi a Gaza

Il rilascio degli ostaggi a Gaza City

  • Reuters
Di: Swing/pon/Pa.St. 

Con l’inizio della tregua nella Striscia di Gaza, sono stati rilasciati i primi ostaggi. Si tratta, come annunciato da Hamas, di tre donne (Romi Gonen, Doron Steinbrecher ed Emily Damari) che sono state prese in consegna da un convoglio della Croce Rossa. Dopo 471 giorni di prigionia, sono ora tornate in Israele, come reso noto dalle forze armate israeliane. Tutte e tre sono in buona salute, secondo quanto riferito dall’ospedale di Tel Aviv in cui sono stati effettuati accertamenti medici dopo il loro rientro.

Il rilascio è avvenuto domenica alle 17.15 (le 16.15 in Svizzera), dopo che l’effettiva entrata in vigore della tregua si era fatta attendere a causa della mancata consegna da parte del movimento islamico dei nomi dei primi ostaggi che avrebbe liberato. Un ritardo dovuto a “problemi tecnici”, secondo Hamas, che ha reso noto i nomi soltanto attorno alle 10.30 (le 9.30 in Svizzera). Con il via libera dell’Esecutivo israeliano, è poi iniziata la tregua.

02:43

Gaza, liberati i primi ostaggi

Telegiornale 19.01.2025, 20:00

Durante la prima fase della tregua Hamas libererà – come previsto dall’accordo – complessivamente 33 ostaggi. Tra sette giorni sarà la volta di altri quattro. Nel frattempo Israele rilascerà ancora oggi i primi 90 (69 donne e 21 minori) dei 737 prigionieri palestinesi che torneranno liberi in cambio degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas.

00:58

Gaza, la tregua è in vigore

Telegiornale 19.01.2025, 12:30

Lunedì mattina le armi tacciono. Ed il flusso degli aiuti umanitari è già aumentato.

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20 gennaio, 07:58

Tra i detenuti liberati da Israele anche un ragazzo di 15 anni

Tra le persone liberate da Israele figurano pure 21 minorenni e fra questi il più giovane ha 15 anni, si chiama Mahmoud Aliowat ed è accusato di un attacco a Gerusalemme nel 2023.

Sulla base della lista pubblicata dal Ministero della Giustizia, in questa prima fase dell’attuazione dell’accordo è prevista la liberazione di detenuti arrestati dal 2020, tra cui 66 solo nell’ultimo anno.

Cinque sono sospettati di tentato omicidio, tre di omicidio e sette di aggressione. Dieci sono già stati condannati, 31 sono detenuti senza processo e 51 sono in attesa di giudizio. Al Jazeera fornisce altri dettagli sull’elenco e indica 76 prigionieri provenienti dalla Cisgiordania e 14 da Gerusalemme Est.

20 gennaio, 07:02

"A Gaza i bisogni umanitari restano enormi, come le priorità"

La tregua ora in atto avrà come conseguenza immediata pure una crescita degli aiuti umanitari alla popolazione civile nella Striscia di Gaza, le cui condizioni restano in ogni caso disastrose. Intanto, nelle ultime ore le prime centinaia di autocarri carichi di tali aiuti sono entrate nel territorio.

Per avere un’impressione diretta su come migliorerà la situazione dei civili palestinesi e cosa si può fare in quest’ambito la RSI ha parlato con Marco Di Liddo, coordinatore generale dei progetti umanitari di Médécins du Monde Svizzera nei territori palestinesi.

A suo avviso, al momento “si deve continuare in quel che già si sta facendo giacché i bisogni umanitari restano enormi e le priorità che c’erano fino alla scorsa settimana rimangono le stesse”. Secondo Di Liddo si deve garantire stabilmente “l’accesso alla salute, ai beni di prima necessità, cibo e così via”, senza contare che l’arrivo previsto in media di 600 camion al giorno permetterà di aumentare l’accesso a tali beni a un numero sempre più elevato di civili.

E la cinquantina di autotreni carichi di carburante consentirà di garantire la disponibilità di acqua potabile e l’attività di ospedali e d’altri servizi che, secondo Di Liddo, “dovrebbero migliorare in modo tangibile la vita della popolazione a Gaza”.

02:39

RG 07.00 del 20.01.2025 - L’intervista a Marco Di Liddo

RSI Info 20.01.2025, 06:51

20 gennaio, 07:00

Ora le armi tacciono

Romi Gonen, Doron Steinbrecher ed Emily Damari ieri pomeriggio (domenica) hanno lasciato il centro di Gaza City, presidiato da miliziani di Hamas e hanno raggiunto, sulle auto della Croce Rossa, il territorio israeliano, dove sono state prese in consegna dall’esercito, e poco dopo hanno abbracciato i famigliari. Il loro ritorno a casa è di buon auspicio per il rilascio degli altri 94 ostaggi israeliani, nel quadro dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele ed Hamas scattato ieri mattina con alcune ore di ritardo. Il tutto dovrebbe ripetersi sabato 25 gennaio, quando dovrebbero essere liberati altri quattro israeliani. Ora le armi tacciono. Ed il flusso degli aiuti umanitari è già aumentato.


20 gennaio, 06:56

Liberi novanta detenuti palestinesi

Una folla esultante ha applaudito poco nella notte di lunedì al passaggio di autobus che trasportavano decine di detenuti palestinesi rilasciati dalla prigione israeliana di Ofer, nella Cisgiordania occupata.

Israele aveva annunciato poco prima di aver rilasciato 90 detenuti palestinesi nell’ambito del primo scambio di prigionieri previsto dall’accordo di tregua con Hamas, in seguito alla liberazione da parte del movimento islamista di tre ostaggi israeliani detenuti a Gaza.

Secondo le informazioni pubblicate dal Servizio carcerario israeliano prima del loro rilascio, la maggioranza del primo gruppo di palestinesi rilasciati sono donne e bambini.

20 gennaio, 06:19

Trump: "Epico cessate il fuoco, il primo passo verso la pace"

“Abbiamo raggiunto un epico cessate il fuoco” a Gaza, che è “un primo passo” verso la pace. Lo ha detto Donald Trump lunedì notte. “I primi tre ostaggi sono stati liberati”, ha aggiunto dal palco della Capital One Arena lodando il suo inviato per il Medio Oriente, Steve Witkoff.


19 gennaio, 22:03

La testimonianza del parente di un ostaggio

03:07

Ostaggi: la testimonianza di un parente

Telegiornale 19.01.2025, 20:00

19 gennaio, 19:59

Il video del momento in cui le tre donne vengono affidate all'esercito israeliano

00:49

Il video del momento in cui le tre donne liberate da Hamas vengono affidate all’esercito israeliano

IDF 19.01.2025, 19:57

19 gennaio, 17:35

Biden: "Hamas non governerà più a Gaza"

Con l’entrata in vigore della tregua nella Striscia di Gaza e la liberazione dei primi ostaggi, il presidente statunitense uscente Joe Biden ha affermato che il cessate il fuoco è arrivato in una regione, il Medio Oriente, “profondamente trasformata”. Hamas non governerà più Gaza, ha detto, sottolineando che il leader del movimento “è morto e gli sponsor di Hamas nel Medio Oriente sono stati indeboliti da Israele”.

19 gennaio, 17:33

Il ritorno delle tre donne è "un momento di luce nell'oscurità"

La liberazione delle tre donne è stata seguita in diretta televisiva da centinaia di persone che domenica si sono riunite in piazza a Tel Aviv. E un applauso è scoppiato quando le forze armate israeliane hanno annunciato la presa in consegna delle tre donne.

L’Hostages and Missing Families Forum ha dichiarato che “il loro ritorno simboleggia un momento di luce nell’oscurità, un momento di speranza e di trionfo dello spirito. Per le famiglie e per tutti noi, questo è un momento indimenticabile. Il loro ritorno ci ricorda la pesante responsabilità che abbiamo di continuare a lavorare per la liberazione di tutti”.

19 gennaio, 17:03

Le tre donne liberate sono in Israele

Dopo aver passato 471 giorni in prigionia nella Striscia di Gaza, le tre donne liberate da Hamas sono ufficialmente ritornate in Israele. Lo hanno reso noto le forze armate israliane.

19 gennaio, 16:44

Gli ostaggi liberati presi in consegna dall'esercito israeliano

Prosegue il viaggio verso il territorio israeliano degli ostaggi liberati da Hamas: le tre donne sono state affidate all’esercito israeliano. In un centro d’accoglienza nei pressi della Striscia di Gaza saranno sottoposti a degli accertamenti medici.

19 gennaio, 16:17

Hamas ha consegnato alla Croce Rossa i primi tre ostaggi

È ufficialmente iniziato il rilascio dei primi ostaggi: attorno alle 17.15 (le 16.15 in Svizzera) nella piazza centrale di Gaza City Hamas ha consegnato tre donne civili alla Croce Rossa. Si tratta, come reso noto in mattinata, di Romi Gonen, Doron Steinbrecher ed Emily Damari.

Il convoglio del Comitato internazionale della Croce Rossa è ora in viaggio per portare le tre donne in un centro d’accoglienza israeliano.

19 gennaio, 15:48

Israele libererà in giornata 90 palestinesi, fra donne e minorenni

Al Jazeera ha ottenuto un elenco dei nomi dei 90 prigionieri palestinesi che saranno rilasciati oggi come parte del primo scambio con gli ostaggi a Gaza. L’elenco - scrive l’emittente - comprende 69 donne e 21 minori, 76 prigionieri provenienti dalla Cisgiordania e 14 da Gerusalemme Est. Tra i nomi c’è anche quello di Khalida Jarrar, parlamentare palestinese membro di spicco del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

19 gennaio, 13:33

A Gaza si festeggia la tregua

A Khan Younis, nel sud di Gaza, la folla canta e intona slogan, vengono sparati colpi in aria. A migliaia festeggiano a Gaza l’entrata in vigore della tregua questa mattina, con la folla che sfila lungo le strade unendosi agli sfollati che cominciano a rientrare nella Striscia dopo essere fuggiti durante i 15 mesi di guerra. I network internazionali rilanciano le prime immagini e raccolgono le prime testimonianze, di gioia ma per molti nella consapevolezza che potrebbero non trovare più nulla tornando là dove una volte c’era la loro casa.

19 gennaio, 12:54

Il bilancio a Gaza: fino alla tregua quasi 47'000 morti

Dall’inizio della guerra all’inizio della tregua 46’913 persone sono state uccise a Gaza e 110’750 sono state ferite. Migliaia sono ancora classificate come disperse. Lo riferisce il ministero della sanità di Gaza, controllato da Hamas, che ha dichiarato che nelle ultime 24 ore sono state uccise 14 persone e altre 25 sono rimaste ferite.

19 gennaio, 12:42

Primi camion di aiuti a Gaza

I primi camion con gli aiuti per la popolazione palestinese sono entrati a Gaza già 15 minuti dopo l’avvio del cessate il fuoco. Lo riferisce l’ONU.

19 gennaio, 12:10

Le minacce del ministro

Il ministro israeliano di ultradestra Bezalel Smotrich ha dichiarato alla Radio dell’esercito che Israele “deve occupare Gaza e creare un Governo militare temporaneo perché non c’è altro modo per sconfiggere Hamas”.

“Rovescerò il Governo Netanyahu (il premier aveva dichiarato già tempo fa che Israele non è intenzionato a occupare permanentemente la Striscia) se non tornerà a combattere in un modo che ci porti a prendere il controllo dell’intera Striscia e a governarla”, ha continuato, attaccando il capo di stato maggiore dell’Idf Herzi Halevi e definendolo “debole nella strategia”.

19 gennaio, 11:48

Israele vuole mantenere i suoi obiettivi

“Israele è determinato a raggiungere i propri obiettivi nella guerra di Gaza, tra cui la restituzione degli ostaggi e lo smantellamento del Governo di Hamas e delle sue capacità militari” ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar.

Parlando con i media a Gerusalemme, poco dopo l’entrata in vigore della tregua, il ministro ha aggiunto che “non ci sarebbero pace, stabilità e sicurezza per entrambe le parti se Hamas rimanesse al potere a Gaza”.

19 gennaio, 11:15

Migliaia di sfollati rientrano a casa

Migliaia di sfollati stanno tornano alle loro case nella Striscia di Gaza dopo l’inizio della tregua: lo hanno constatato i giornalisti della AFP presenti in zona.

Nel frattempo l’agenzia dell’ONU per i profughi palestinesi (UNWRA) ha fatto sapere che circa 4’000 carichi di aiuti umanitari sono pronti a entrare a Gaza, la metà trasporta cibo e farina e altri generi di prima necessità, spiega la stessa UNWRA.

19 gennaio, 10:30

Rilascio dei tre ostaggi dopo le 15

L’ufficio del primo ministro israeliano ha reso noto che le tre donne nelle mani di Hamas che verranno rilasciate oggi saranno libere dopo le 15 ora svizzera. E altre quattro ancora in vita saranno liberate fra sette giorni.

19 gennaio, 10:29

Il Qatar conferma: tregua in vigore

I mediatori qatarioti hanno confermato in un comunicato l’entrata in vigore della tregua nella Striscia di Gaza alle 10.15 di oggi, domenica.

19 gennaio, 10:26

Israele rilascia 90 prigioniere

Hamas ha confermato la liberazione di tre ostaggi israeliani. Si tratta di tre civili donne. In cambio Israele ha deciso di liberare, sempre oggi, domenica, 90 donne palestinesi che potranno lasciare le prigioni israeliane.

19 gennaio, 10:15

Migliaia di poliziotti dispiegati nella Striscia

È frattanto iniziato in tutta la Striscia di Gaza il dispiegamento di migliaia di poliziotti, secondo un piano governativo, per mantenere l’ordine e la sicurezza: lo ha reso noto l’ufficio informazioni di Hamas, come riportano i media israeliani. I ministeri governativi nella Striscia di Gaza sono pronti a iniziare a operare, ha aggiunto Hamas.


19 gennaio, 10:13

La tregua scatta fra pochi minuti

Dopo aver ricevuto la lista con gli ostaggi che Hamas intende liberare oggi, domenica, la tregua tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza scatta alle 11.15 ora locale (le 10.15 in Svizzera). Lo conferma il Governo israeliano.

19 gennaio, 10:02

Morti negli attacchi israeliani di oggi

Tredici persone (8 secondo altre fonti palestinesi) sono morte negli attacchi che Israele ha compiuto domenica mattina sulla Striscia di Gaza, dopo che l’inizio della tregua concordata era stato ritardato.

19 gennaio, 09:52

Hamas ha fornito i nomi

Hamas ha consegnato i nomi dei primi tre ostaggi che libererà già in giornata domenica. Si tratta di tre donne: Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher, scrive il Times of Israel.

19 gennaio, 09:49

Ben Gvir lascia il Governo israeliano

Il partito del ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir, Potere ebraico (estrema destra), ha annunciato la sua uscita dalla coalizione che sostiene il governo Netanyahu. Ben Gvir, che era ministro della sicurezza nazionale, era contrario alla tregua e aveva preannunciato le sue dimissioni in caso di cessate il fuoco.

19 gennaio, 09:49

La tregua ritardata

La mancata consegna della lista dei primi ostaggi israeliani da liberare ha indotto il Governo Netanyahu a ritardare l’inizio della tregua, che era previsto per le 7.30 ora svizzera

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