Mondo

Il Governo israeliano ha approvato la tregua

Oltre al cessate il fuoco, che scatterà domenica, l’accordo prevede il rilascio di prigionieri palestinesi e ostaggi israeliani

  • Oggi, 00:48
  • Oggi, 07:06
Benyamin Netanyahu

Il premier Benyamin Netanyahu

  • Keystone
Di: AP/ATS/Pa.St. 

Anche il governo israeliano ha approvato, nella notte di sabato, l’accordo per una tregua nella Striscia di Gaza concluso fra lo Stato ebraico e Hamas. Lo ha comunicato l’ufficio del premier Benyamin Netanyahu. Il primo via libera era arrivato venerdì da parte del gabinetto di guerra israeliano, che aveva così raccomandato al governo di dare luce verde al piano. Nonostate l’opposizione di politici di estrema destra, l’approvazione era attesa.

Durante la riunione del gabinetto, il premier Netanyahu aveva affermato che Israele “ha ricevuto garanzie inequivocabili da entrambi i presidenti statunitensi, sia l’uscente Joe Biden che quello eletto Donald Trump che entrerà in carica lunedì, che se i negoziati sulla fase due dall’accordo falliscono e Hamas non accetta le richieste di sicurezza, l’esercito tornerà a combattere intensamente a Gaza con il sostegno degli Stati Uniti”.

05:32

Gaza, a un passo dalla tregua

Telegiornale 17.01.2025, 20:00

Quella approvata nella notte è la prima fase dell’accordo, che prevede oltre al cessate il fuoco totale anche uno scambio di quasi 1’700 prigionieri palestinesi con 33 ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, nel giro di sei settimane.

La tregua scatterà domenica alle 12.15 ora locale (le 11.15 in Svizzera), mentre il primo rilascio dovrebbe avvenire alle 16 (le 17 in Svizzera). Domani (sabato) Hamas comunicherà a Israele i nomi dei primi tre ostaggi che saranno liberati nell’ambito dell’intesa, secondo quanto riferito dall’emittente televisiva pubblica israeliana Kan. Si tratterà probabilmente di tre donne.

18:22

La tregua tra Israele e Hamas

RSI Info 17.01.2025, 15:30

  • Keystone
rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati