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Tregua a Gaza, primo via libera in Israele

Il gabinetto di guerra ha approvato l’intesa, palla ora al Governo - “Se i negoziati sulla seconda fase falliscono, torneremo a combattere”, afferma lo Stato ebraico

  • Oggi, 14:38
  • Un'ora fa
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L'ufficio del primo ministro Netanyahu a Gerusalemme

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Di: AFP/ANSA/pon 

Il gabinetto di guerra israeliano riunito venerdì mattina ha approvato l’accordo per una tregua nella Striscia di Gaza concluso fra lo Stato ebraico e Hamas dopo oltre 15 mesi di conflitto. “Dopo aver esaminato tutti gli aspetti politici, di sicurezza e umanitari, e comprendendo che l’accordo proposto sostiene il raggiungimento degli obiettivi della guerra, la Commissione dei ministri per gli affari di sicurezza Nazionale ha raccomandato al Governo di approvare il piano”. Governo che si riunisce nel pomeriggio e il cui via libera può essere considerato scontato nonostante le divergenze di opinioni al suo interno.

I ministri di ultradestra Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich hanno votato contro l’accordo, mentre gli altri ministri hanno votato a favore. Giovedì Ben Gvir aveva annunciato che lui e il suo partito Otzma avrebbero lasciato il Governo in caso di approvazione del testo, ma senza far mancare a Netanyahu il sostegno che gli consente di rimanere in sella.

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Giorni decisivi per la tregua in Medio Oriente

SEIDISERA 17.01.2025, 18:00

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Il premier Benyamin Netanyahu ha riferito durante la riunione del gabinetto che Israele “ha ricevuto garanzie inequivocabili da entrambi i presidenti statunitensi, sia l’uscente Joe Biden che quello eletto Donald Trump che entrerà in carica lunedì, che se i negoziati sulla fase due dell’accordo falliscono e Hamas non accetta le richieste di sicurezza, l’esercito tornerà a combattere intensamente a Gaza con il sostegno degli Stati Uniti”. Lo scrive Ynet. Dall’annuncio del raggiungimento dell’intesa, mercoledì, i bombardamenti israeliani sulla Striscia hanno causato oltre 100 morti. Il bilancio da parte palestinese è di 46’876 in tutto da quando il conflitto è esploso in tutta la sua violenza.

La prima fase dell’intesa negoziata con la mediazione di Qatar, Stati Uniti ed Egitto prevede oltre al cessate il fuoco totale anche uno scambio di centinaia di prigionieri palestinesi con 33 ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, nel giro di sei settimane. Secondo un comunicato dell’ufficio di Netanyahu, i primi ostaggi potrebbero tornare a casa già domenica. Si tratterebbe di tre donne. Le incertezze riguardano i nomi dei palestinesi, ancora da confermare da parte israeliana, e la possibilità di ricorsi alla Corte suprema israeliana.

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RG 12.30 del 17.01.2025 Il servizio di Pierre Ograbek

RSI Info 17.01.2025, 14:38

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