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Israele e Hamas firmano ufficialmente l’accordo

L’ufficio del premier israeliano Netanyahu conferma l’intesa per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza - Scontri a Gerusalemme

  • Oggi, 07:29
  • Oggi, 08:27
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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu

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Di: ATS/ANSA/AFP/Swing 

L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato di aver “raggiunto un accordo sul rilascio degli ostaggi” detenuti nella Striscia di Gaza, aggiungendo che una riunione del gabinetto di sicurezza è in calendario per la giornata odierna di venerdì prima che il Governo dia il suo benestare definitivo all’intesa.

“Il primo ministro Benjamin Netanyahu è stato informato dal team negoziale che sono stati raggiunti accordi per il rilascio degli ostaggi”, ha dichiarato il suo ufficio in un comunicato. Lo stesso ufficio di Netanyahu, ieri, aveva accusato Hamas di essere tornato sui punti chiave dell’accordo per estorcere concessioni dell’ultimo minuto, cosa che Hamas ha negato.

L’ufficio del premier ha aggiunto anche che le famiglie degli ostaggi sono state informate e che sono in corso i preparativi per accoglierli.

Se approvato dal Governo israeliano, l’accordo di tregua inizierà domenica e comporterà lo scambio di ostaggi israeliani con prigionieri palestinesi. Le condizioni per la cessazione definitiva dei combattimenti saranno definite in una fase successiva. L’accordo è stato annunciato mercoledì dai mediatori, Qatar e Stati Uniti.

Manifestazioni contro l’accordo

Alcuni manifestanti si sono intanto scontrati, a Gerusalemme, con la polizia durante una protesta contro l’accordo sugli ostaggi, riferisce il Times of Israel. Secondo una dichiarazione della polizia, tre manifestanti sono stati arrestati per disturbo dell’ordine pubblico e per aver danneggiato veicoli in transito durante la protesta. Uno degli arrestati avrebbe utilizzato spray al peperoncino contro altri manifestanti.I dimostranti avrebbero bloccato il traffico, compresi i veicoli di emergenza e appiccato un incendio al centro della strada.

Gli oppositori dell’accordo sostengono “che i suoi termini potrebbero mettere a rischio la sicurezza nazionale di Israele, rilasciando un numero significativo di palestinesi condannati per terrorismo, lasciando comunque alcuni ostaggi a Gaza e permettendo ad Hamas di rimanere operativo”.

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