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Israele: “Hamas ha rinnegato l’accordo”

Slitta la riunione del Governo israeliano per votare sul patto di cessate il fuoco - Hamas dice che “è impegnata a rispettare l’accordo” - Gaza, 73 morti dopo l’annuncio della tregua

  • Oggi, 12:21
  • Oggi, 13:26
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Una fragile tregua

Telegiornale 16.01.2025, 12:30

  • Keystone
Di: Agenzie/Radiogiornale/joe.p 

La tregua per Gaza è fragile: il premier Netanyahu stamattina ha detto che Hamas sta rinnegando parte dell’accordo ed il Governo ha rinviato la riunione per discuterla. E prima dell’alba - dunque poche ore dopo l’acccordo per il cessate il fuoco - Israele ha inoltre colpito Gaza con dei raid intensi, causando decine di morti.

Israele, slitta la riunione di Governo per votare sull’accordo

È slittata la riunione del Governo di Israele per votare sull’accordo. L’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha diffuso una nota in cui afferma che “Hamas ha rinnegato parti dell’accordo raggiunto con i mediatori e Israele nel tentativo di estorcere concessioni dell’ultimo minuto”. “Il gabinetto israeliano - vi si legge ancora - non si riunirà finché i mediatori non comunicheranno a Israele che Hamas ha accettato tutti gli elementi dell’accordo”.

Izzat al-Rashak: “Hamas è impegnata a rispettare l’accordo”

Facendo riferimento all’annuncio dell’ufficio del primo ministro Netanyahu, un membro dell’ufficio politico di Hamas, Izzat al-Rashak, ha replicato che “Hamas è impegnata a rispettare l’accordo”.

Dove sta allora il problema?

Il Dipartimento per i rapiti della presidenza del Consiglio israeliana ha annunciato di aver informato le famiglie degli ostaggi che nelle ultime ore Hamas ha avanzato richieste che contraddicono l’accordo con i mediatori. “Al momento i dettagli dell’accordo non sono stati ancora definiti e la squadra negoziale continua i suoi sforzi per raggiungere una soluzione. Pertanto, non c’è ancora alcun annuncio ufficiale sul successo dei negoziati e sulla riunione del gabinetto”, è scritto nell’informativa. Secondo l’annuncio diffuso nella notte dalla presidenza del Consiglio, “Hamas esige l’identità dei terroristi che saranno rilasciati, contrariamente alla clausola che dà a Israele il diritto di veto sulla liberazione degli assassini di massa che sono simboli del terrorismo”.

Gaza, 73 morti dopo l’annuncio della tregua

Almeno 73 persone sono rimaste uccise negli attacchi israeliani a Gaza dopo l’annuncio dell’accordo di cessate il fuoco. Lo rende noto la Protezione Civile di Gaza. La Protezione civile afferma che Israele ha martellato diverse aree del Territorio palestinese, parlando di un’intensificazione dei raid, che hanno provocato anche centinaia di feriti.

01:38

Il commento di Francesca Caferri

Telegiornale 16.01.2025, 12:30

05:37

Tregua nella Striscia di Gaza, analisi di Michele Giorgio

Telegiornale 15.01.2025, 20:00

Il retroscena: il ruolo di Steven Witkoff

Dopo essere stato sconfessato molte volte da Nethanyahu in questi mesi su un accordo “a portata di mano” ieri Joe Biden ha voluto sottolineare il merito della sua amministrazione nell’avere finalmente raggiunto l’obiettivo, inseguito da mesi. “Si sono accordati esattamente sul testo che avevamo proposto noi in maggio”, ha precisato Biden nel disperato tentativo di contrastare l’altra narrazione dei fatti, e cioè che Donald Trump, con le sue maniere forti e fuori dagli schemi, è riuscito là dove Biden e Blinken hanno fallito - e ha ottenuto quello voleva: un accordo sugli ostaggi a Gaza prima della sua entrata in carica.

Sicuramente l’evoluzione della guerra a Gaza ha reso più facile per Israele la firma di un accordo ora che non nella scorsa primavera, quando vivevano ancora i due leader di Hamas menti della strage del 7 ottobre Yiaha Sinwar e Mohammed Deif.

Le circostanze e il lavoro dell’aministrazione Biden hanno senz’altro preparato il terreno, ma stando alla stampa israeliana è stato l’intervento di Steven Witkoff, l’emissario di Trump per il Medio Oriente, a far capire a Nethanyahu, che non avrebbe accettato obiezioni.

67 anni, multimiliardario, immobiliarista, da sempre grande sostenitore di Israele, Witkoff avrebbe chiamato il primo ministro israeliano venerdì scorso, a shabbat già iniziato. E senza procrastinare alla fine della celebrazione del giorno sacro per gli ebrei, avrebbe imposto un incontro a Nethayah proprio il sabato mattina. Un incontro molto teso, secondo i media israeliani, brutale, in cui Witkoff avrebbe ordinato a Nethanyahu il da farsi. Non sono note le minacce espresse, né le eventuali contropartite promesse. Ma improvvisamente, le numerose obiezioni israeliane al testo dello scorso di maggio, erano sparite.

Bettina Müller

02:07

RG 12.30 del 16.01.2025 - Il servizio di Bettina Müller

RSI Info 16.01.2025, 13:03

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