La ministra della difesa tedesca Christine Lambrecht ha rassegnato lunedì le sue dimissioni, presentandole al cancelliere Olaf Scholz. Non si tratta di una mossa a sorpresa, i media tedeschi già da giorni speculavano in proposito. "L'interesse dei media per la mia persona nel corso degli ultimi mesi non permette di discutere in modo oggettivo dei soldati, della Bundeswehr e degli orientamenti della politica di sicurezza nell'interesse dei cittadini", si legge in una dichiarazione pubblica.
La 57enne Lambrecht era da tempo nell'occhio del ciclone per una serie di gaffe, che avevano suscitato crescenti dubbi sulle sue capacità di dirigere un ministero cruciale sia nell'ottica dell'aiuto che Berlino sta garantendo all'Ucraina - di recente con l'annuncio delle forniture dei blindati Marder e con il dibattito e le crescenti pressioni per l'eventuale invio di carri armati Leopard - sia per quanto concerne il piano da 100 miliardi di euro che il Governo ha annunciato in reazione al conflitto, allo scopo di modernizzare le forze armate tedesche. Oltre alle critiche per le sue limitate conoscenze in materia, avevano fatto parlare la foto del figlio in volo su un elicottero militare e un infelice messaggio di San Silvestro su Instagram.
Lambrecht guidava il ministero della difesa dagli inizi dell'Esecutivo Scholz nel 2021. Sotto Angela Merkel era stata in precedenza alla testa dei dicasteri della giustizia e della famiglia. Il suo è il secondo addio all'Esecutivo dopo quello di Anne Spiegel.