L'amministrazione del presidente statunitense Joe Biden ha deciso di mobilitare l’Agenzia federale per la gestione delle emergenze per affrontare la situazione migratoria al confine con il Messico. Da settimane continua infatti ad aumentare il numero di minori non accompagnati in arrivo da Centro e Sudamerica.
Nel solo mese di febbraio sono stati quasi 9'500 i giovani intercettati dai doganieri USA, mentre le strutture gestite dal Ministero della salute, che accolgono i minori non accompagnati, sono ormai piene. Piene anche perché i posti sono stati limitati a causa della pandemia.
Una situazione di crisi ormai perché la crescita negli arrivi è stata continua negli ultimi mesi e settimane, a seguito soprattutto della violenza e delle catastrofi naturali in Centro e Sudamerica.
"Ci stiamo concentrando per rendere il sistema più umano ed efficiente", dichiarava alcuni giorni fa Roberta Jacobson, consigliera del presidente Biden. Aggiungendo che la frontiera resta chiusa. Anche la nuova amministrazione, infatti, respinge i migranti che attraversano illegalmente il confine, ma a differenza dell’ex presidente Trump, Biden ha deciso di accogliere i minori non accompagnati. Migliaia di giovani che adesso riceveranno aiuto anche dall’Agenzia federale per la gestione delle emergenze, la protezione civile americana insomma, che si solito si occupa di catastrofi naturali.