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Grammy Awards nella bufera

Deborah Dugan, ai vertici della società organizzatrice, è stata messa in congedo amministrativo dopo aver denunciato pressioni, molestie e irregolarità

  • 22 gennaio 2020, 10:09
  • 22 novembre, 20:08
00:31

Notiziario 10.00 del 22.01.20

RSI Info 22.01.2020, 11:09

  • Reuters
Di: ATS/Reuters/EnCa 

Deborah Dugan, ai vertici della società che organizza i Grammy Awards, ha presentato denuncia contro la società, che accusa di averla sospesa per rappresaglia dopo che lei aveva espresso in passato preoccupazioni circa molestie sessuali, irregolarità nei voti e appropriazioni indebite all'interno dell'ente. La donna ha presentato ben 44 pagine di memorie alla Commissione Pari Opportunità di Los Angeles a pochi giorni dall'assegnazione dei premi, in programma domenica prossima.

Amministratrice delegata della Recording Academy, che riunisce professionisti dell'industria musicale, la Dugan afferma in particolare di essere stata vittima di molestie sessuali da parte di Joel Katz, uno degli avvocati dell'organizzazione, e di averlo segnalato al dipartimento delle risorse umane il 22 dicembre. Katz ha “negato categoricamente” le accuse. Deborah Dugan ha denunciato anche “flagranti conflitti di interesse” e controverse transazioni finanziarie. Storture imputabili alla mentalità da “club per soli uomini” che prevale, a suo dire, in azienda.

Prima donna a dirigere la Recording Academy, la Dugan è stata messa in “congedo amministrativo” a seguito di accuse per un presunto “cattivo comportamento”. La società, interpellata dall’agenzia Afp, ha negato tutte le accuse, rammaricandosi del possibile discredito a pochi giorni dalla cerimonia dei Grammy Awards.

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