Ci sono volute ben 11 ore di serrati negoziati ma alla fine per la Grecia sono arrivati gli attesi aiuti e il via libera alla ristrutturazione del debito. Determinante la volontà del Fondo monetario internazionale (FMI) che ha preteso dall’Eurogruppo un impegno serio e concreto sull'alleggerimento del debito prima di farsi coinvolgere nel terzo programma di assistenza.
L'Eurogruppo ha messo nero su bianco questo impegno e l'FMI chiederà entro fine anno al suo board di contribuire al piano. La riunione dei ministri della zona euro non è stata, secondo fonti di stampa, facile. Le resistenze della Germania a qualunque azione sul debito prima della fine del programma erano ben note a tutti. Così come le “linee rosse” del Fondo monetario, disposto a far saltare il tavolo dei negoziati pur di arrivare all’accordo sul debito di Atene.
Il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha quindi annunciato il via libera alla seconda tranche di aiuti, 10,3 miliardi che saranno versati da metà giugno per poi illustrare l'accordo più importante e meno scontato, cioè quello con cui si aiuterà la Grecia a ridurre il peso del debito, salito anche a causa dei prestiti.
ATS/ANSA/Swing