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Grecia e banche senza soldi

La BCE mantiene stabile la liquidità d’emergenza fino a che non verranno approvate le riforme richieste

  • 13 luglio 2015, 20:18
  • 7 giugno 2023, 10:41
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I prelievi, per i greci, restano bloccati a 60 euro al giorno

  • Reuter

Le banche greche rimangono chiuse. Il prelevamento massimo consentito resta di 60 euro al giorno. Si prevede che la Banca Centrale Europea (BCE) intervenga a sostegno del sistema bancario greco, ma solo dopo che verranno approvate le riforme urgenti richieste dai creditori (termine ultimo mercoledì 15 luglio). Fino ad allora il fondo per liquidità d’emergenza rimane fermo ad un massimo di 89 miliardi di euro. A Marzio Minoli, della redazione economica della RSI, abbiamo chiesto di spiegarci cosa potrebbe accadere da qui in poi.

“Se il Parlamento greco non ratifica l'accordo, la BCE non aumenterà il limite, e quindi i bancomat non emetteranno più banconote. Significa che i soldi sul conto ci sono, ma non saranno disponibili in forma di contante. Poco male, si potranno usare le carte di credito o effettuare i pagamenti tramite l'e-banking. Ma oggi come oggi in Grecia molti commercianti non accettano pagamenti elettronici. E anche chi vorrebbe accettare le carte di credito, spesso non lo può fare in quanto sprovvisto della tecnologia necessaria. La Grecia ha sempre preferito i contanti. Inoltre si teme che lo Stato possa imporre un sorta di tassa sui capitali depositati. Questo porta i cittadini a prelevare quanto più possibile.

Dunque il sistema non si blocca. Ma la situazione potrebbe peggiorare se i soldi dovessero iniziare ad uscire dal paese. Attualmente qualsiasi pagamento verso l'estero è vietato dal governo, salvo autorizzazione, che ha imposto il controllo dei capitali. Fatto questo che provoca seri problemi ad un paese che importa la maggior parte dei suoi beni di consumo.

Ad un certo punto le scorte si esauriscono e il governo sarà costretto ad aprire le frontiere ai pagamenti internazionali. Come conseguenza non solo non ci saranno più contanti nelle banche, ma anche i conti stessi inizieranno a svuotarsi, lasciando gli istituti di credito vuoti.

E non per nulla l’accordo concluso stamattina prevede 25 miliardi di euro per ricapitalizzare le banche elleniche".

Marzio Minoli

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