Lo Stato austriaco resterà proprietario della casa natale di Adolf Hitler, di cui ha preso possesso nel 2016 per gestirne l'utilizzo. L'ha deciso venerdì la Corte costituzionale, andando contro la volontà dell'erede.
Il Parlamento aveva adottato lo scorso dicembre una legge d'espropriazione dell'edificio del 17esimo secolo situato nel centro di Braunau (sul confine tedesco), aprendo la strada a una serie di profonde modifiche architettoniche. L'obiettivo della ristrutturazione era quello di far sì che l'abitazione del "Führer" cessasse di essere un luogo di pellegrinaggio per neonazisti nostalgici.
Com'era la casa un tempo
La decisione mette fine a un lungo contenzioso tra lo Stato e la l'erede Gerlinde Pommer. "L'espropriazione è stata fatta nell'interesse generale", ha dichiarato la Corte, ricordando che questa "vendita forzata" è stata accompagnata da un indennizzo.
ATS/CaL