Jean-Claude Juncker ha riconosciuto martedì due importanti "errori" commessi durante il suo mandato quinquennale a capo della Commissione europea: il suo silenzio durante la campagna referendaria sulla Brexit e la sua tardiva reazione allo scandalo Luxleaks.
RG 18.30 del 07.05.2019 La corrispondenza di Tomas Miglierina
RSI Info 07.05.2019, 20:30
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Il numero uno dell'Esecutivo di Bruxelles ha per il resto fatto una valutazione generale positiva al cospetto della stampa della sua presidenza, che si concluderà a fine ottobre. Ha sottolineato in particolare il rilancio degli investimenti e la diminuzione della disoccupazione nell'UE dal 2014.
In merito al successo dei partiti populisti infine ha chiosato: "non è strettamente spiegabile solo con la delusione nei confronti dell'UE" ma anche "dalle attese della politica nazionale".