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I malanni della Corona

La prolungata assenza di re Carlo e della principessa Kate avrà ripercussioni sulla monarchia britannica

  • 6 febbraio, 07:20
  • 6 febbraio, 08:43
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In due lontano dai riflettori per un po'

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Di: Lorenzo Amuso

Uno dei motti più celebri della regina Elisabetta recitava: “Devo essere vista per essere creduta”. La cartella clinica di due membri di spicco della Royal Family avrà dunque inevitabili conseguenze sulla fiducia verso la Firm, il soprannome dato Oltremanica alla famiglia Windsor. Prima l’operazione all’addome, per una patologia non comunicata da Buckingham Palace, che costringerà la principessa Kate ad una degenza prolungata, lontana dagli occhi dei sudditi. Ieri la diagnosi di tumore a Re Carlo, ottimista circa l’esito del trattamento farmacologico appena cominciato, che gli imporrà un lungo periodo di riposo. 

Forzata indisponibilità

Per entrambi si prevede una forzata indisponibilità agli impegni pubblici che quotidianamente affollano l’agenda della casa reale. Assenze che avranno una duplice immediata conseguenza. La prima riguarderà il principe William, chiamato nelle prossime settimane a fare le veci del padre, cimentandosi di fatto nelle prove generali della sua futura ascesa al trono. Un compito ancor più gravoso perché dovrà svolgerlo prendendosi contemporaneamente cura della moglie convalescente. Ma se l’ordinaria amministrazione verrà comunque garantita, sarà lo stato di salute della Corona a risentirne di più. 

Successo per Re Carlo

Il primo anno di re Carlo è stato un successo personale, andato ben al di là di qualsiasi aspettativa. Non solo ha tenuto fede alla promessa iniziale di non interferire nella vita pubblica del paese, dimostrandosi all’altezza della gravosa eredità lasciatagli da sua madre, ma ha saputo persino conquistarsi l’affetto di gran parte dei britannici. Per nulla inclini al nuovo monarca, accolto tra scetticismo e pregiudizi. Mentre Kate, dalla litigiosa rivalità con la cognata Meghan, moglie del principe Harry, è uscita come una regina in pectore, amata e ammirata. In un momento storico in cui gli impulsi repubblicani - sull’isola, ma soprattutto nei paesi del Commonwealth - si susseguono, dover rinunciare ai suoi due pesi massimi per un periodo imprecisato è un bel guaio per la monarchia britannica. 

RG 07.00 del 06.02.2024 La corrispondenza di Giancarlo Ciccone

RSI Info 06.02.2024, 07:18

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