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I media USA: "Fiducia degli alleati di Kiev a rischio"

Secondo il Washington Post i costi umani e di materiale sono elevati, a fronte di risultati scarsi e di una lentezza delle operazioni al fronte - Nuovi raid russi su tutta l'Ucraina

  • 14 giugno 2023, 22:19
  • 24 giugno 2023, 09:03
Soldati feriti vicino a Bakhmut, regione di Donetsk, Ucraina

Soldati feriti vicino a Bakhmut, regione di Donetsk, Ucraina

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Di: ATS/M. Ang. 

I bombardamenti russi sull'Ucraina non si fermano, mentre Kiev continua a parlare di "avanzate" nella controffensiva per liberare il Paese. Intanto - secondo i media USA - la lentezza e l'elevato costo delle operazioni rischiano di minare la fiducia degli alleati di Kiev, malgrado gli sforzi profusi dalla NATO. Nel frattempo, lo spettro nucleare si allunga da nord: Aleksandr Lukashenko ha annunciato che è iniziato il trasferimento delle armi nucleari tattiche russe in Bielorussia, affermando che "alcune sono tre volte più potenti delle atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki". L'oligarca russo Yevgheny Prigozhin, dal canto suo, è tornato a inveire contro Mosca, asserendo che il ministro della Difesa Serghei Shoigu e il capo di stato maggiore Valery Gerasimov dovrebbero essere "fucilati" e ha promesso che i miliziani della Wagner torneranno sul fronte a partire da agosto.

La situazione sul campo

Gli attacchi notturni di missili e droni russi hanno colpito e seminato morte e distruzione a Odessa, Sumy, nella zona di Kramatorsk, nel Donetsk in mano agli ucraini, nella regione di Chernihiv. Sul fronte della controffensiva, le forze scelte ucraine spingono sempre in quattro direttrici: Bakhmut, Marinka, Velyka Novosylka, nel Donbass, e dalla regione di Zaporizhzhia da Orikhiv verso Melitopol. Negli ultimi tre giorni sono stati liberati dalle forze ucraine tre chilometri quadrati, annuncia l'esercito di Kiev, Andriy Kovalev. Da parte russa stamani si rivendica che finora la controffensiva è costata la vita a ben 7'500 soldati ucraini e che tutti gli attacchi su Zaporizhzhia vengono sistematicamente respinti.

Il Washington Post e la drammatica realtà del fronte

Mercoledì il Washington Post apre uno squarcio nel silenzio ucraino sulla drammatica realtà del fronte, interpellando un soldato della 37ma brigata di ricognitori ucraini, di cui 30 uomini su 50 non sono tornati: uccisi, feriti o catturati dal nemico. "Ci hanno bombardato con i mortai da tre lati. Non potevamo fare nulla", ha raccontato. Gli elevati costi umani e di prezioso materiale a fronte di risultati che paiono per ora uscire con il contagocce, ottenuti senza copertura aerea e con scarsa copertura d'artiglieria, potrebbero mettere alla prova la generosità degli Stati Uniti e degli altri alleati, che - scrive in un altro editoriale il Washington Post - "potrebbero dover rispondere a domande scomode per le quali non sono preparati". E questo malgrado le dichiarazioni di sostegno da parte delle cancellerie occidentali e della NATO: al vertice di Vilnius dell'11-12 luglio "invieremo un forte messaggio di sostegno e solidarietà e diremo chiaramente che il futuro dell'Ucraina è nella NATO", ha dichiarato il segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg.

"Gli USA pagano miliardi all'agenzia nucleare di Mosca, Rosatom"

Ma nel frattempo negli Stati Uniti cresce un "dilemma geopolitico", così definito dal New York Times, secondo cui le aziende USA attive nell'energia nucleare pagano miliardi di dollari all'agenzia nucleare di Mosca Rosatom, in quanto dipendono sul poco costoso uranio arricchito prodotto dalla Russia.

La diplomazia di pace

Intanto, la diplomazia di pace prova a muovere timidi passi: se Vladimir Putin riceverà sabato a San Pietroburgo capi di Stato africani che gli sottoporranno il loro piano, la presidenza dell'Ucraina ha comunicato all'inviato speciale di Lula, Celso Amorim, il "grande interesse" affinché il Brasile partecipi al vertice per la pace promosso da Zelensky in programma a luglio.

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, da ieri a Kiev dove ha parlato con Zelensky, ha rimandato forse a domani, per questioni di sicurezza, la visita all'impianto nucleare di Zaporizhzhia, in mano ai russi. Ma intanto ha offerto all'Ucraina un programma di assistenza per superare la crisi provocata dalla distruzione della diga di Kakhovka. Nelle zone allagate, dove sono stati segnalati primi casi di colera, ora le persone che rischiano di rimanere senz'acqua potabile sono un milione.

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