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I mercenari dell’IS

Chi sono e da dove vengono i foreign fighters; l’approfondimento di Giorgio Cuscito

  • 4 marzo 2015, 22:18
  • 7 giugno 2023, 05:39
Combattenti stranieri

Combattenti stranieri

  • Laura Canali

Il boia che appare in molti dei video diffusi dall’autoproclamato Stato Islamico (IS) è Jihadi John, nato in Kuwait con il nome di Mohamed Emwazi, ma cresciuto nel Regno Unito. Emwazi è diventato il più celebre tra i "combattenti stranieri" (detti anche foreign fighters) ovvero coloro che si recano in Siria e in Iraq per arruolarsi tra le fila dell'IS.

Questo fenomeno è una delle peculiarità che stanno alla base degli attacchi di matrice jihadista compiuti in Occidente tra il 2014 e il 2015, il cui apice è rappresentato da quelli di Parigi. In particolare, il pericolo è che questi individui, una volta addestrati alla guerriglia, conducano attentati nei loro paesi d’origine. In totale, i combattenti stranieri dell’IS sarebbero circa 20’000, provenienti principalmente da paesi nordafricani e mediorientali, e almeno 3'000 quelli partiti dall’Europa, soprattutto da Regno Unito, Francia, Belgio e Germania.

Ma cosa li spinge a prendere parte a questa sanguinosa guerriglia? Da quali ceti provengono? Sono tutti fondamentalisti religiosi? Tutte domande alle quali cerca di rispondere Giorgio Cuscito (Limes) attraverso un’analisi pubblicata su tvsvizzera.it.

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