Nonostante la posa di barricate e filo spinato tra Ungheria e Croazia, sono già oltre 8'000 le persone che hanno raggiunto Budapest nelle ultime 24 ore. Un flusso di gente inarrestabile, che ha provocato anche il blocco della frontiera serbo-croata, riaperta poi venerdì sera, con una fila di camion lunga che ha toccato punte di 17 chilometri.
Tutti, persone e mezzi, in attesa di varcare il confine, dopo lunghi ed estenuanti controlli. Un blocco denunciato da Serbia, Macedonia e Bosnia-Erzegovina, che si son dette pronte a chiedere una riunione urgente della CEFTA, l'Accordo di libero scambio fra i paesi dell'Europa centrale, a causa degli ingenti danni economici provocati dalla paralisi.
L'UNICEF, intanto, ha lanciato l’allarme ricordando che, solo quest’anno, sono giunti nell’Unione europea 133'000 i bambini, 19'000 al mese, per sostenere i quali è stata lanciata oggi, venerdì, una campagna di raccolta fondi. "Con così tanti bambini in fuga, e con l'arrivo dell'inverno, la priorità deve essere prendersi cura di loro adesso", ha dichiarato Marie Pierre Poirier, coordinatore speciale per la crisi rifugiati e migranti in Europa.
bin
Dal Tg20: