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I social network censurano Trump

Facebook, Twitter e Youtube hanno rimosso un video in cui il presidente dichiara che i bambini sono "quasi immuni" al Covid-19

  • 6 agosto 2020, 13:34
  • 22 novembre, 18:48
02:32

Il presidente censurato

RSI/CB/eb 06.08.2020, 19:57

Di: Reuters/AFP/eb/CB 

Facebook, Twitter e Youtube hanno cancellato o fatto rimuovere un video del presidente degli Stati Uniti che violava le loro regole sulla disinformazione riguardanti il Covid-19. Nella clip, che riportava un estratto di un'intervista a Fox News, Donald Trump affermava che i bambini sono "quasi totalmente" immuni al coronavirus.

"Il video includeva false dichiarazioni sul fatto che un gruppo di persone sia immune al Covid-19, il che è una violazione delle nostre norme circa la disinformazione pericolosa sul virus", ha dichiarato un portavoce di Facebook. È la prima volta che il social network fondato da Mark Zuckerberg rimuove un post di Trump per questo motivo.

In seguito alla pubblicazione dello stesso video, Twitter ha sospeso l'account della campagna elettorale del presidente @TeamTrump, imponendogli di rimuovere il contenuto per poter continuare a twittare. Anche Youtube ha fatto sapere di aver tolto il video, perché pure in questo caso violava le norme del social network in merito alla disinformazione sul Covid-19.

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Nell'intervista, il presidente affermava di non essere a conoscenza di decessi di minori legati al coronavirus, se non per il caso di un giovane affetto anche da diabete. Diversi studi hanno dimostrato che i bambini tendono ad ammalarsi meno rispetto agli adulti, ma i rischi non possono essere esclusi. In Europa si sono verificati alcuni decessi di bambini, anche senza apparenti patologie pre-esistenti, tra cui un 13enne morto a Londra il 31 marzo. Inoltre, uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanità su 6 milioni di contagiati, analizzati tra il 24 febbraio e il 12 luglio, ha mostrato che i bambini tra i 5 e i 14 anni sono il 4,6%.

Alla fine di marzo, Facebook e Instagram avevano introdotto delle nuove regole per contrastare la diffusione di notizie false e teorie complottiste potenzialmente pericolose per la popolazione, quali raccomandazioni a bere candeggina per curare il virus o altri suggerimenti dannosi.

Lo staff di Trump, da parte sua, ha accusato i social network di pregiudizi nei confronti del presidente, il quale, a loro parere, si è limitato a riportare i fatti. "I social media non sono gli arbitri della verità", ha dichiarato Courtney Parella, una portavoce della campagna elettorale. Le misure prese da Facebook e Twitter rischiano di riaccendere le polemiche dei sostenitori di Trump contro i social network, accusati di favorire le opposizioni in vista delle elezioni presidenziali di novembre.

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