Uno studente sconosciuto alle autorità: questo l’identikit dell’attentatore che con uno o più complici, le informazioni sono ancora frammentarie, ha ucciso venerdì 39 persone, tra cui turisti belgi, britannici e tedeschi, sulla spiaggia di Sousse, in Tunisia. Una quarantina invece i feriti.
Una carneficina avvenuta nei giorni del Ramadan. Il giovane, che avrebbe nascosto l’arma in un ombrellone, è stato a sua volta ucciso. Non è ancora chiaro se vi siano stati degli arresti
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Si tratta del peggiore attentato della storia recente del paese. Solo tre mesi fa, al museo del Bardo a Tunisi, il 18 marzo, un commando, affiliato all’autoproclamato Stato islamico, aveva provocato 24 morti, 21 erano turisti.
I 14 clienti di Hotelplan Suisse, che sono a Sousse sono stati contattati e stanno bene. Lo ha affermato Gabi Malacrida alla RSI. I turisti non alloggiavano nei due hotel coinvolti nel massacro. Inoltre i clienti che hanno prenotato con l’operatore per partenze fino al 5 luglio possono annullare il viaggio senza spese.
AFP/AlesS
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