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Il Belgio si veste di nero

Il Paese è in lutto nazionale per ricordare le vittime delle forti inondazioni - Angela Merkel torna nelle zone più colpite della Germania

  • 20 luglio 2021, 14:34
  • 20 novembre, 20:00
00:58

RG delle 12.30 del 20.07.2021, il servizio di Tomas Miglierina

RSI Info 20.07.2021, 14:30

Di: RG/Gis 

Il Belgio ricorda martedì le vittime delle devastanti inondazioni che hanno colpito l'Europa. "Il nostro Paese oggi è in lutto nazionale", scrive su Twitter il premier belga Alexander De Croo. Anche le bandiere dell'Unione Europea sono a mezz'asta davanti a palazzo Berlaymont, la sede della Commissione a Bruxelles, in segno di solidarietà.

A Verviers, dove si svolge la commemorazione principale, sono presenti le maggiori autorità belghe, tra cui il re Filippo e la moglie Mathilde. Nella città si è registrata la metà delle vittime delle inondazioni, con le acque che hanno rapidamente raggiunto i piani alti delle case al centro di villaggi incassati nel fondo valle. Il bilancio dei morti nel Paese è salito a 31, ma sono ancora molti i dispersi.

Anche le metropolitane e i mezzi pubblici di Bruxelles si sono uniti al cordoglio fermandosi per un minuto. In Belgio non si viveva una giornata di lutto nazionale dal 2016, dopo gli attentati del 22 marzo.

Le conseguenze del maltempo in Europa lasciano un bilancio ancora approssimativo. In Germania sono almeno 170 i dispersi e 165 persone hanno perso la vita. Nel Paese preoccupa ora la questione sanitaria, dall'acqua potabile ai possibili focolai di coronavirus fra gli sfollati.

Angela Merkel nelle zone più colpite dalle inondazioni

Angela Merkel nelle zone più colpite dalle inondazioni

  • Keystone

Angela Merkel, dopo la visita di domenica, è tornata nelle zone più colpite dalle inondazioni. "I distretti fanno il possibile, ma avere un'idea di quanto stava accadendo non è stato facile", ha dichiarato martedì la cancelliera tedesca, in risposta alle critiche contro le autorità accusate di avere sottovalutato i rischi, avvisando troppo tardi la popolazione. "Ci sono state allerte lanciate dal servizio meteorologico tedesco e dall'ufficio federale per la protezione civile agli organi amministrativi dei distretti", ha poi specificato.

Il Paese ha però bisogno anche "delle vecchie e buone sirene che si usavano durante la guerra - ha concluso la Merkel - in futuro avremo bisogno anche di mezzi analogici perché abbiamo visto quanto è vulnerabile la nostra società in assenza di corrente elettrica".

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