“Non ci sono molte ragazze che praticano il Kung Fu in Himalaya, noi siamo un esempio per loro”. Jigme Konchok Lhama è una delle 800 religiose del monastero Druk Amitabha, e interpellata dall’agenzia AFP spiega il valore delle arti marziali per le donne della regione. La venticinquenne ha scelto di sfidare stereotipi e pregiudizi, abbracciando una disciplina a lungo riservata agli uomini.
“Abbiamo cominciato a praticare il Kung Fu per autodifesa e per la nostra forza interiore”, si legge sul sito delle “Kung Fu Nuns”. Oggi le religiose attraversano l’Asia in bicicletta, e tengono corsi di autodifesa, ma all’inizio non è stato facile, come racconta Jigme Konchok Lhama: “Abbiamo infranto stereotipi che esistevano da generazioni e alla gente questo non è piaciuto. Ma dopo qualche anno, quando siamo tornate, abbiamo ricevuto risposte positive”.
AFP/thp