Una condanna dei “nazionalismi bellicosi” ma soprattutto un appello accorato all’accoglienza e alla solidarietà con i migranti hanno caratterizzato la visita di Papa Francesco sabato a Marsiglia. Il Pontefice ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron e tenuto un discorso al Palais du Pharo, prima di celebrare la messa davanti ad oltre 50’000 fedeli radunati nello stadio Vélodrome.
L'incontro con il presidente Emmanuel Macron
“C’è un grido di dolore che ha trasformato il Mare Nostrum, in un mare morto”, ha detto Bergoglio, accennando alla storia della Francia “ricca di santità, cultura, artisti e pensatori”. E affinché il Mediterraneo non diventi “tomba della dignità”, anche oggi “la Chiesa, la Francia e l’Europa hanno bisogno della grazia di un nuovo sussulto di fede, di carità e di speranza”, ha affermato il pontefice. E ha criticato chi parla di “invasione” per “alimentare la paura”.
Per Francesco, bisogna accettare un gran numero di ingressi legali e regolari, soprattutto da chi fugge da fame e guerra, invece di privilegiare “la difesa del proprio benessere”. Diversi Governi europei, come quelli di Italia, Polonia e Ungheria, sono oggi guidati da forze politiche che si oppongono all’immigrazione e anche in Francia il dibattito sul tema è vivace e Macron sente la pressione della destra. Da un lato parla di “dovere di solidarietà europea”, ma allo stesso tempo ha promesso di ridurre gli ingressi. L’Eliseo, comunque, ritiene di fare abbastanza: “la Francia è un Paese di accoglienza e integrazione”.
Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, 178’500 migranti hanno già attraversato il Mediterraneo quest’anno e in 2’500 sono morti in mare.
Il viaggio del Papa a Marsiglia
Telegiornale 22.09.2023, 12:43