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Il Messico trema ancora

Terremoto di magnitudo 7.1; almeno 248 morti. Crolla nella capitale una scuola affollata di bambini

  • 20 settembre 2017, 08:28
  • 23 novembre, 04:14
Uno degli edifici crollati nella capitale, Città del Messico

Uno degli edifici crollati nella capitale, Città del Messico

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I soccorritori sono ancora al lavoro in Messico per estrarre le persone rimaste intrappolate sotto gli edifici abbattuti dal terremoto di magnitudo 7.1 sulla scala Richter che ha colpito il paese martedì sera. L'epicentro è stato individuato nella regione di Puebla, a 10 km di profondità.

Un primo bilancio parziale delle vittime parla di almeno 248 morti: tra le altre, 72 persone hanno perso la vita nello Stato di Morelos, 117 a Città del Messico, 43 nello Stato di Puebla, 12 nello Stato del Messico, 3 in quello di Guerrero e uno in quello di Oaxaca.

Terremoto in Messico

A Città del Messico il crollo di una scuola ha ucciso 20 bambini e due adulti. A riferirlo è stato il presidente messicano Enrique Pena Nieto che, nella notte, ha visitato il collegio "Enrique Rebasamen" della capitale, ricordando d'altra parte che ci sono ancora 30 bambini e otto adulti "dispersi". Una piccola di sei anni ancora intrappolata è riuscita a entrare in contatto via Whatsapp con i soccorritori.

A sottolineare la lotta contro il tempo per scavare tra i detriti alla ricerca dei sopravvissuti è stato tra gli altri il sindaco Miguel Angel Mancera, che ha disposto lo "stato d'emergenza" in tutta la città. Il traffico aereo verso l'aeroporto internazionale della capitale è stato bloccato.

In totale circa 3,8 milioni di persone sono rimaste senza elettricità, 2 milioni a Città del Messico.

La scossa ha avuto luogo una settimana dopo il violento terremoto di magnitudo 8,2 gradi sulla scala Richter nel quale hanno perso la vita 100 persone e nell'esatto giorno del 32esimo anniversario del sisma del 1985 che causò migliaia di morti.

ATS/AP/M. Ang.

20.09.2017: Terremoto in Messico, continua la ricerca dei superstiti

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