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Il Nevada contro le case chiuse

Lanciato un referendum nei pressi di Las Vegas per rendere illegali i bordelli, legalizzati oltre un secolo fa

  • 07.05.2018, 23:31
  • 23.11.2024, 01:35
Non lontano da Las Vegas si vogliono spegnere le luci alle case di tolleranza

Non lontano da Las Vegas si vogliono spegnere le luci alle case di tolleranza

  • Reuters

Le case chiuse di Las Vegas, dipinta spesso come capitale mondiale del vizio, potrebbero avere i giorni contati. In Nevada è stata avviata infatti una raccolta di firme per un referendum che le renderebbe illegali nelle contee di Nye e Lyon, non lontane dalla metropoli nel deserto. Se il referendum avrà successo sarà chiusa la metà delle case di tolleranza nel Silver State.

Ora sono undici le contee in cui la prostituzione è legale con un totale di 21 strutture di questo tipo. Secondo quanto riferisce lunedì il Los Angeles Times, la richiesta di chiuderle ha pochi precedenti da quando la prostituzione è stata legalizzata a inizio ‘900. E paradossalmente, nonostante la prostituzione sia concentrata tra Reno e Las Vegas, nel centro delle due città opera ancora illegalmente.

Sempre secondo il quotidiano californiano, il Nevada sta cercando di allontanarsi proprio dall'immagine negativa di Las Vegas, dove a farla da padrone oltre alla prostituzione sono l'alcol e il gioco d'azzardo, oltre che la marijuana - diventata legale anche per scopo ricreativo.

ATS/Reuters/L.A. Times/EnCa

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