Il fumo causa ogni anno sette milioni di morti in tutto il mondo (dati OMS). Per questo motivo il Papa ha deciso che il Vaticano non venderà più sigarette e sigari ai suoi dipendenti a partire dal prossimo anno. "La Santa Sede", ha affermato il portavoce Greg Burke, "non può contribuire a un esercizio che danneggia chiaramente la salute delle persone".
Nella tabaccheria dell'enclave si vendono questi prodotti senza dover pagare le imposte dei monopoli di Stato, quindi con prezzi vantaggiosi per gli acquirenti. Acquirenti che però devono possedere una tesserina nominale che viene rilasciata al corpo diplomatico, ai dipendenti e ai pensionati della Santa Sede e agli istituti religiosi. Continueranno invece a trovarsi sugli scaffali vini e liquori, anche pregiatissimi.
ANSA/AlesS