Instancabile difensore dei rifugiati, Papa Francesco ha portato martedì il suo sostegno alle famiglie siriane e irachene esiliate nel centro di accoglienza di Vrajdebna, alle porte di Sofia, dove un piccolo coro di bambini ha cantato per lui. Il pontefice ha sottolineato le difficoltà di chi lascia il proprio paese e deve cercare una nuova casa altrove, compito particolarmente arduo in Bulgaria, paese che non dispone di alcun piano di integrazione.
RG 18.30 del 06.05.2019 Il racconto di Paolo Rodari sta seguendo il viaggio papale
RSI Info 06.05.2019, 20:30
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La minoranza turca (10% della popolazione, retaggio del dominio ottomano) è infatti bene inserita e rappresentata politicamente, ma i richiedenti l'asilo musulmani sono guardati con sospetto sia dalla destra al potere che dall'opposizione socialista. La Chiesa ortodossa li considera una minaccia per la stabilità dello Stato e per l'equilibrio etnico del paese. Ad aiutarli, così, sono poche associazioni e volontari.
Nel secondo giorno del suo viaggio, Bergoglio ha pure distribuito la comunione a 245 bambini della comunità di Rakovski, città di 17'000 abitanti a maggioranza cattolica che costituisce un'eccezione in un paese dove i fedeli della Chiesa di Roma sono meno dell'1% della popolazione.
Il Papa in Bulgaria
Telegiornale 06.05.2019, 14:30