"Ci vuole molto coraggio per dire 'Vi perdono per avere abortito' in una società in cui la libertà delle donne si misura in base al diritto di abortire": così Lucetta Scaraffia, prima editorialista donna e curatrice dell'inserto femminile dell'Osservatore romano, commenta favorevolmente l'apertura del Papa, che ieri (martedì) ha concesso a tutti i preti la facoltà di perdonare l'interruzione di gravidanza, facoltà normalmente concessa solo ai vescovi.
Un atto per Francesco "vissuto spesso con una consapevolezza superficiale" ma a volte anche "come dramma morale ed esistenziale". La Chiesa continuerà a non accettarlo, ma le porte saranno aperte per chi si pente, siano essi i genitori del bambino non nato, i medici o gli operatori sanitari che vi hanno partecipato.
La nuova disposizione, adottata in vista del Giubileo straordinario che inizierà l'8 dicembre, è contenuta in una lettera sul tema delle indulgenze. Bergoglio ha anche avuto un pensiero per i carcerati, ricordando come l'Anno santo possa essere anche l'occasione "per un'amnistia".
pon/RG/ANSA