Abu Bakr al Baghdadi è "vivo" e dirige sempre l’autoproclamato Stato islamico (IS). Lo ha affermato il portavoce del Pentagono in un’intervista rilasciata alla CNN.
"Stiamo facendo tutto il possibile per trovarlo ed eliminarlo", ha precisato, "stiamo dedicando a questo obiettivo molto tempo e sforzi". Il "califfo", diversamente dell’altro nemico numero uno degli Stati Uniti, Osama bin Laden (ucciso il 2 maggio 2011 in Pakistan), ha un atteggiamento molto discreto.
A differenza del gruppo estremista sunnita a cui è a capo, non è presente sui social e non si esprime attraverso il web. Un comportamento anacronistico, rispetto a quello assunto dall’IS che trova la sua forza anche nella propaganda che fa nella rete.
25 milioni di dollari
Al Baghdadi è apparso in un video nel giugno 2014 quando ha instaurato il suo califfato, poi su di lui, è calato il sipario (a parte una sua apparizione audio). Diverse volte è stata annunciata la sua morte, sempre smentita. Il Dipartimento di Stato americano ha promesso 25 milioni di dollari a chi saprà fornire informazioni per catturarlo.
AlesS/AFP