Soffre da anni di patologie psichiatriche il quarantenne tedesco accusato di aver deliberatamente lanciato la sua auto sulla folla nella città di Mannheim, in Germania (Baden Württemberg) lunedì 3 marzo: 2 persone investite sono morte, altre 14 sono rimaste ferite. Lo affermano, attraverso un comunicato stampa, la procura e la polizia, che stanno seguendo le indagini. L’uomo è stato spesso in cure mediche e talvolta anche ricoverato in strutture ospedaliere.
Non è ancora possibile, invece, chiarire le ragioni del suo gesto: seppur non esistano al momento elementi sufficienti per pensare a un movente politico, l’uomo era comunque noto per essere vicino all’ambiente delle destre estreme. Ad esempio, aveva postato sui social network simboli vietati dalla Costituzione e per questa ragione gli era stata inflitta una sanzione pecuniaria.
Tuttavia, il comunicato sottolinea che anche la richiesta di informazioni a diversi servizi di sicurezza non ha condotto a nessun elemento concreto legato al mondo dell’estremismo. Le indagini si stanno concentrando anche sui dispositivi elettronici del quarantenne e sulle sue comunicazioni.
Il comunicato riporta, infine, che il numero dei feriti è salito appunto a quattordici, tra i quali un bambino. Quattro di loro sono ancora in ospedale, mentre i morti sono due, una donna di 83 anni e un uomo di 54.

Auto sulla folla in Germania, due morti
Telegiornale 03.03.2025, 20:00