Il Ministero del commercio cinese ha annunciato che dal primo giugno su alcuni beni statunitensi (la lista ne comprende 2'493) graveranno dazi maggiorati per un totale di 60 miliardi di dollari.
La decisione, come viene spiegato nella nota pubblicata lunedì, è maturata dopo la mossa di Washington che, attuata da venerdì, ha portato le tasse doganali dal 10 al 25% sulle importazioni di 200 miliardi di merci provenienti dal paese asiatico.
Tasse che da Pechino son considerate in contrasto con l'annunciata volontà di risolvere le divergenze tramite consultazioni, ledendo gli interessi di entrambe le parti e non soddisfacendo le attese della comunità internazionale.