Diverse migliaia di persone, la maggior parte delle quali sostenitrici del Governo, hanno invaso il centro di Atene e di Salonicco per protestare contro i "ricatti" delle istituzioni internazionali e contro le misure di austerità imposte dall'esterno. "Le nostre vite non appartengono ai creditori", si poteva leggere sugli striscioni esibiti dalla folla. Folla da cui, inoltre, si sono levate voci che invitavano a votare "no" il 5 luglio, quando i greci, per volontà dell'Esecutivo e del Legislativo, saranno chiamati a pronunciarsi sul rispetto degli impegni assunti, a suo tempo, con Bruxelles, Banca centrale europea e Fondo monetario.
Quello di domenica prossima, come in giornata hanno avvertito diversi responsabili dei Ventotto invitando il popolo ellenico a mettere un "sì" nell'urna, sarà un referendum cruciale: "dire "no" vorrebbe dire "no" all'Europa".
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AFP/dg