Sono almeno 20 le persone che hanno perso la vita nell’incidente aereo avvenuto venerdì in India, all’aeroporto di Kozhikode (città nota in passato come Calicut), nello Stato di Kerala, nel sud del Paese.
L’incidente è avvenuto a causa del maltempo: il pilota, a causa della scarsa visibilità, ha mancato l’atterraggio ed è finito fuori pista e l’impatto con il terreno ha provocato la rottura dell’aereo in due tronconi, finiti in una vallata. Sul velivolo c’erano 191 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Decine i feriti, alcuni dei quali versano in gravi condizioni.
Il volo 'IX-1344', operato con un Boeing 737 dalla Air India Express - società controllata dalla compagnia di bandiera - era partito da Dubai e non faceva un viaggio di linea normale: per l'emergenza Covid, l'India intera è ancora chiusa ai voli internazionali fino al 31 agosto ed il volo schiantatosi a Kozhikode rientrava nel programma nazionale di rimpatrio per cittadini bloccati all'estero dalla pandemia di coronavirus.
Il nuovo incidente aereo è il secondo di questo tipo nel Paese nell'ultimo decennio. Nel 2010 a Mangalore un altro velivolo, sempre della compagnia di bandiera Air India, si schiantò in fase di atterraggio, causando la morte di 140 persone.