Quattro dirigenti di Orange, ex France Telecom, sono stati indagati con l’accusa di atti persecutori nei confronti dei dipendenti dopo che la stessa sorte era già toccata al direttore generale e a tre dei suoi collaboratori. È la prima volta che tali accuse coinvolgono una società quotata in borsa nell’ambito di un’indagine della sanità pubblica, che ha voluto far luce sulla serie di suicidi avvenuti fra i dipendenti della società fra il 2006 e il 2009.
In tutto sono stati 60, e gli inquirenti li collegano al piano Next, elaborato nel 2005 dall’allora direttore Didier Lombard per ridurre drasticamente gli organici. Essendo il 75% dei dipendenti difficilmente licenziabile per motivi contrattuali, i dirigenti hanno messo in atto una durissima strategia di stalking - in cui si è fatto uso di violenza psicologica e verbale - per provocare dimissioni volontarie.
Nonostante nel 2010 la nuova direzione abbia presentato un piano sociale che prevedeva l’assunzione di 10000 lavoratori, la situazione pare essere nuovamente degenerata – secondo quanto affermano i sindacati – come dimostrano i dieci suicidi avvenuti fra gennaio e marzo 2014.
RG/GTa
RG 12.30 del 12.12.14 - La corrispondenza di Alessandro Grandesso