Almeno 20 soldati indiani sono morti in uno scontro con le truppe cinesi sul conteso confine. Si tratta del primo confronto mortale dopo 45 anni tra i due giganti asiatici.
Un portavoce dell'esercito indiano ha detto questa sera che 17 militi indiani sono morti dopo essere stati gravemente feriti nell'incidente della scorsa notte ed esposti a temperature sotto lo zero e ad alta quota.
Nello scontro violento ci sono state anche vittime cinesi, ha scritto su Twitter il caporedattore del giornale statale cinese "Global Times". Secondo i media indiani, si tratta dei primi morti da decenni sul conteso confine dei due grandi Paesi confinanti.
Pechino, che non ha riferito pubblicamente di alcuna vittima tra le sue truppe, ha accusato l'India di essere responsabile dell'incidente, avendo attraversato due volte la contestata frontiera. Un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che "le truppe indiane hanno gravemente violato il consenso bilaterale il 15 giugno e hanno attraversato il confine per due volte, prima di impegnarsi in attività illegali e di provocare e attaccare i soldati cinesi, con il risultato di un grave scontro fisico".
Secondo quanto ha riferito all'agenzia AFP un militare indiano di base nella regione, che ha chiesto l'anonimato perché non gli è permesso di parlare con la stampa, "non sono state usate armi da fuoco. C'è stato un violento combattimento corpo a corpo".
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