In India è cominciato uno dei raduni spirituali più grande dell’umanità. Il 13 gennaio ha segnato l’inizio del Maha Kumbh Mela, festival sacro e pellegrinaggio religioso che si terrà per le prossime sei settimane nella città di Prayagraj. Il primo giorno ha visto 35 milioni di persone prendere parte e assistere a bagni rituali nei fiumi sacri. Quest’anno, si prevede che 400 milioni di persone vi parteciperanno, rendendolo il più grande di sempre.
Il pellegrinaggio del Kumbh Mela, che affonda le sue radici nelle scritture sacre indù, si svolge ogni 12 anni ed è considerato il “festival dei festival”, frequentato da un vivace mix di religiosi, asceti, fedeli e turisti. I devoti credono che fare il bagno nei fiumi Gange, Yamuna e Saraswati purifichi dai peccati e interrompa il ciclo delle reincarnazioni. Nel 2017, l’UNESCO ha riconosciuto il Kumbh Mela come patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Festival Maha Kumbh Mela
L’organizzazione è proporzionata all’enorme afflusso di persone: una città temporanea di 40 chilometri quadrati è stata costruita per ospitare i pellegrini, con 11 ospedali e infrastrutture complete, comprese acqua corrente ed elettricità. Le ferrovie indiane hanno introdotto 90 treni speciali per trasportare i devoti e i turisti, effettuando oltre 3’000 viaggi. Circa 50’000 agenti di sicurezza e 2’500 telecamere monitorano la folla per evitare calche e assicurare il benessere dei partecipanti. Tuttavia, durante la giornata di mercoledì sono emerse preoccupazioni per la qualità dell’acqua del Gange, che ha livelli di inquinamento superiori ai limiti accettabili.
Il Kumbh Mela è anche un evento politico. Sotto il primo ministro Narendra Modi, è diventato un simbolo del nazionalismo indù. Lo stato dell’Uttar Pradesh, in cui si svolge il festival, ha stanziato l’equivalente di 613 milioni di franchi per l’evento, utilizzando cartelloni e slogan per promuovere l’immagine del premier e i simboli culturali indù.
Notiziario
Notiziario 13.01.2025, 20:00
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