La procura e l'avvocatura dello Stato si sono pronunciate oggi, lunedì, in apertura del processo sul 'caso Noos' a Palma di Maiorca per l'archiviazione delle imputazioni contro l'infanta Cristina, 50 anni, sorella di re Felipe Vi di Spagna, accusata di complicità con il marito Inaki Urdangarin in presunte malversazioni nella gestione di contributi pubblici alla Fondazione Noos.
Il procuratore Pedro Horrah e l'avvocato dello Stato Dolores Ripoll hanno appoggiato durante la prima udienza del processo la richiesta del difensore della principessa, secondo il quale a Cristina di Borbone dovrebbe applicarsi il precedente introdotto durante un giudizio all'allora presidente della Banca Santander Emilio Botin, archiviato perché la procura non aveva sostenuto l'imputazione presentata dalla parte civile.
Il processo dovrebbe durare circa sei mesi. Urdangarin rischia una condanna a 19 anni, Cristina di Borbone a 9 anni. È la prima volta nella storia della Spagna moderna che un membro della famiglia reale viene sottoposto a giudizio in un processo penale e rischia una condanna al carcere.
Red.MM/ATS/Swing
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