L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha confermato, nel rapporto trimestrale reso pubblico giovedì, che Teheran non ha perseguito scopi militari nella sua ricerca nucleare e si è attenuta agli accordi stipulati con le cinque potenze e la Germania nel luglio del 2015.
Gli ispettori dell’ente delle Nazioni Unite sottolineano in particolare che gli scienziati iraniani non hanno arricchito uranio a livelli proibiti e non ne hanno immagazzinato quantitativi illegali.
La dichiarazione degli esperti di Vienna giunge a meno di tre mesi dalla scadenza dell’ultimatum fissato dalla Casa Bianca per rimediare alle “terribili lacune” dell’intesa, sotto minaccia di “stracciare” il relativo documento, con grande disappunto degli alleati.
AFP/YR