L'azione di protesta degli attivisti sciiti filoiraniani davanti all'ambasciata americana di Baghdad, in Iraq, è terminata mercoledì pomeriggio. La manifestazione era stata organizzata per denunciare i bombardamenti che domenica hanno causano 25 morti tra i miliziani delle brigate Hezbollah, un gruppo ritenuto da Washington responsabile di una serie di attacchi contro le basi irachene che ospitano le forze della coalizione anti-IS.
La polemica, tuttavia, continua, con un botta e risposta di accuse e controaccuse tra Washington e Teheran. Gli Stati Uniti accusano l'Iran di aver orchestrato la protesta e hanno inviato 750 militari nella regione. l'Iran, dal canto suo, ha convocato l'incaricato d'affari svizzero a Teheran per denunciare la "bellicosità" statunitense.
La Svizzera rappresenta gli interessi degli Stati Uniti in Iran, in assenza di relazioni diplomatiche tra i due paesi.