Le forze di sicurezza irachene hanno respinto martedì un attacco di manifestanti all'ambasciata americana a Baghdad, frapponendosi tra loro e le porte della sede diplomatica. Lo riferiscono i media internazionali.
Migliaia di persone, secondo la BBC, che protestavano per i raid statunitensi in Iraq che hanno fatto 25 morti tra i combattenti della milizia sciita Kataib Hezbollah, hanno raggiunto l'ambasciata, oltrepassando i checkpoint della Green Zone, abitualmente blindata, urlando “Morte all'America” e bruciando bandiere a stelle e strisce.
Il primo ministro dimissionario dell'Iraq, Adel Abdel Mahdi, ha esortato poco dopo le migliaia di manifestanti a ritirarsi dall'area davanti alla sede diplomatica di Washington. Già lunedì il Governo iracheno aveva condannato i raid, che avrebbero fatto 25 morti tra i combattenti, poiché “violano la sovranità dell'Iraq”, dicendosi pronto a “rivedere le relazioni” con gli Stati Uniti.
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