La tensione sale in Iraq, sullo sfondo del crescente attrito tra Stati Uniti e Iran. L'escalation è iniziata venerdì, quando un violento attacco missilistico condotto dalle milizie sciite irachene appoggiate da Teheran ha colpito una base che ospita militari americani a Kirkuk, uccidendo un contractor statunitense e provocando anche feriti tra il personale ed i servizi di sicurezza irachena.
Il Pentagono ha quindi autorizzato una serie di bombardamenti aerei che hanno colpito cinque basi delle milizie in Iraq e Siria, strutture occupate da Kata'ib Hezbollah (KH) che secondo gli Stati Uniti "hanno un forte legame con la Quds Force iraniana (i corpi speciali dei Pasdaran) ed hanno ricevuto ripetutamente aiuti letali e di altro tipo dall'Iran che hanno utilizzato per attaccare" le forze della coalizione anti-Stato islamico.
Non si è fatta attendere la controreplica dei miliziani, con un'altra pioggia di razzi, che stavolta ha lambito una grande base militare irachena a nord di Baghdad, dove alloggiano militari americani. A quanto risulta, non ci sono state vittime.
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