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Israele: “Non siamo stati noi a sparare sulla folla”

L’esercito dello Stato ebraico accusa “palestinesi armati” della morte di 20 persone in attesa di una distribuzione di aiuti alimentari a Gaza

  • 15 marzo, 12:30
  • 15 marzo, 12:30
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Un carro armato dell'esercito israeliano

  • Keystone
Di: AFP/RSI Info 

L’esercito israeliano ha dichiarato venerdì sono stati “palestinesi armati” a sparare giovedì sera contro la folla in attesa della distribuzione di aiuti alimentari a Gaza City, respingendo le accuse di Hamas.

Nella notte, l’esercito aveva già negato di aver sparato sulla folla, senza però fornire dettagli sulla sua versione dei fatti, mentre il Ministero della Sanità di Hamas aveva affermato che “il fuoco israeliano” sulla folla aveva ucciso 20 persone e ne aveva ferite più di cento.

“Circa un’ora prima dell’arrivo del convoglio”, il cui passaggio è stato assicurato dall’esercito, “palestinesi armati hanno aperto il fuoco mentre i civili di Gaza aspettavano l’arrivo del convoglio di aiuti”, ha dichiarato l’esercito israeliano in un comunicato.

Quando i camion sono arrivati, “i palestinesi armati hanno continuato a sparare mentre la folla ha iniziato a saccheggiare i camion”, ha aggiunto l’esercito, aggiungendo che “alcuni civili” sono stati “investiti da camion”.

“Non sono stati sparati colpi di carro armato, attacchi aerei o colpi in direzione dei civili”, ha dichiarato l’esercito, aggiungendo di aver condotto una “revisione dei (suoi) sistemi operativi”.

“I terroristi di Hamas continuano ad attaccare i civili in cerca di cibo e Hamas accusa Israele di essere responsabile”, ha aggiunto l’esercito.

La tragedia di fine febbraio

Il 29 febbraio, una distribuzione di aiuti si è trasformata in una tragedia nella zona ovest di Gaza City, uccidendo 120 persone, secondo il Ministero della Sanità di Hamas.

Un esame preliminare di questa tragedia da parte dell’esercito israeliano ha mostrato che i soldati israeliani “non hanno sparato contro il convoglio umanitario, ma (...) hanno sparato contro alcuni sospetti che si sono avvicinati [ai soldati israeliani] e hanno rappresentato una minaccia”, ha dichiarato l’esercito l’8 marzo.

Un testimone intervistato dall’agenzia francese AFP quel giorno ha detto che “migliaia di persone” avevano “preso d’assalto i camion” e che “i soldati (israeliani) presenti hanno sparato sulla folla perché la gente si stava avvicinando troppo ai carri armati”.

Donare per la popolazione in Medio Oriente

La Catena della Solidarietà sta sostenendo attivamente le migliaia di persone che nella Striscia di Gaza in guerra hanno urgentemente bisogno di aiuto. In collaborazione con ONG partner elvetiche, sta agendo nella regione al fine di garantire alla popolazione civile stremata acqua, cibo e beni di prima necessità, oltre all’assistenza medica e al mantenimento dei servizi sanitari nella Striscia. È possibile donare versando sul conto della Catena della Solidarietà, 1211 Ginevra 8. IBAN: CH 82 0900 0000 1001 5000 6.

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