Hebron città di Abramo, Isacco e Giacobbe. Hebron prima capitale del regno di Davide. Hebron la più popolosa città della Cisgiordania, emblema del conflitto israelo-palestinese. Una lunghissima storia, fatta di molteplici strati. Che pesa più dei ciclopici massi con cui è stata costruita la Tomba dei Patriarchi che svetta nel centro storico, conteso da ebrei e musulmani.
Città contesa
"Amico", significa il nome Hebron, riferito al patriarca Abramo. Ma in questa città, 200'000 arabi e 800 coloni ebrei, di amichevole c’è ben poco. La tensione si taglia col coltello. Tutti continuano a parlare di due stragi. Gli ebrei ricordano ogni giorno il massacro del 1929, quando, sotto il mandato britannico della Palestina, 67 di loro furono linciati dagli arabi. I palestinesi piangono invece la strage del 1994, quando Baruch Goldstein, un colono degli insediamenti, entrò nella moschea uccidendo 60 musulmani in preghiera.
Una lunga scia di dolore. Troppa sofferenza, troppa strumentalizzazione. L’ultima mossa: quella del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che per ingraziarsi l’elettorato vicino ai coloni, a febbraio ha deciso di non rinnovare il mandato agli osservatori internazionali della Temporary International Presence in Hebron, composta anche da alcuni svizzeri.
Hebron, il peso della storia
Telegiornale 06.04.2019, 22:00
Il primo reportage:
Golan, il confine sospeso
Telegiornale 05.04.2019, 22:00