Lunedì decine di migliaia di soldati israeliani hanno continuato il loro dispiegamento nelle regioni desertiche prossime alla Striscia di Gaza, nel tentativo di riprendere il controllo dell’area dopo l’attacco di Hamas. Più di 1’100 persone sono state uccise nei combattimenti da sabato.
Cercando di riconquistare il controllo dopo questo assalto a sorpresa su larga scala, le forze israeliane stanno continuando a dare la caccia ai membri di Hamas nel sud di Israele, dove sono stati ammassati più di 100’000 riservisti, secondo un portavoce dell’esercito. Continuano anche gli attacchi aerei contro obiettivi a Gaza, dove sono stati distrutti nuovi edifici.
Il Primo Ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha avvertito di una guerra “lunga e difficile”. Più di 700 israeliani sono stati uccisi dall’inizio dell’attacco e 2’150 sono stati feriti, ha annunciato l’esercito israeliano lunedì mattina. Nella Striscia di Gaza, che è sotto il controllo di Hamas dal 2007, 413 palestinesi, tra cui 78 bambini, hanno perso la vita e 2’300 sono stati feriti, secondo quanto riferito domenica dalle autorità locali.
“Il nemico è ancora sul terreno” in Israele, ha dichiarato domenica sera il portavoce dell’esercito israeliano: “Stiamo rafforzando le nostre forze, soprattutto vicino a Gaza, e stiamo ripulendo l’area”. Ha promesso di dare la caccia ai “terroristi ovunque si trovino”.
Le forze armate dello Stato ebraico stimano che un migliaio di combattenti di Hamas abbiano preso parte all’”invasione di Israele”, ha dichiarato un portavoce sul social network X. L’esercito israeliano sta anche cercando di salvare i “numerosi” ostaggi israeliani ancora a Gaza, “donne, bambini, neonati, anziani e disabili”, ha aggiunto.
Secondo l’Ufficio stampa del governo (GPO), Hamas ha fatto “più di cento prigionieri”. “Civili e soldati sono nelle mani del nemico: è tempo di guerra”, ha dichiarato il capo dell’esercito israeliano, Herzi Halevi.
Israele, le prime 24 ore di guerra
Telegiornale 08.10.2023, 12:45