Radovan Karadzic è stato "l’elemento motore" dell’epurazione etnica messa in atto in Bosnia durante la guerra (1992-1995) rendendosi responsabile delle peggiori atrocità commesse in Europa dopo la Seconda guerra mondiale. Lo ha affermato l’accusa nella sua requisitoria nei confronti dell’ex capo politico dei serbi di Bosnia a processo presso il Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia all’Aja.
Karadzic (69 anni) deve rispondere di 11 capi d’imputazione per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio, commessi durante la guerra di Bosnia, in particolare nel massacro di Srebrenica nel quale morirono 8'000 uomini musulmani e l’assedio di Sarajevo che fece 10'000 vittime. I tre anni di conflitto causarono circa 100.000 morti e 2,2 milioni di rifugiati.
La parola all’imputato, che si difende da solo e si dichiara non colpevole, verrà data mercoledì o giovedì. Venerdì, lo ricordiamo, lo stesso tribunale penale internazionale aveva chiesto l’ergastolo. Il verdetto è atteso per ottobre 2015.
ATS/AFP/REUTERS/FrCa