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Kashmir: attacco ai turisti nella Svizzera dell’India

Commando apre il fuoco in una celebre località turistica nella parte della regione sotto controllo indiano. Almeno 26 morti e numerosi feriti, tra le vittime anche stranieri

  • Ieri, 18:43
  • 2 ore fa
05:04

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Notiziario 22.04.2025, 21:00

  • AP Photo/Dar Yasin
Di: AP/Reuters/RSI Info 

Un commando composto da almeno tre uomini ha aperto il fuoco sui visitatori in una località turistica della parte del Kashmir sotto controllo indiano, uccidendo almeno 28 persone e ferendone molte altre. E’ il primo attacco di tale ampiezza da molti anni, nel territorio conteso tra India e Pakistan.

E’ successo a Pahalgam, a circa 90 chilometri dalla capitale dello stato, Srinagar, in una zona nota che viene anche chiamata la Svizzera dell’India, per via dei suoi panorami himalayani mozzafiato. Si tratta di un pascolo raggiungibile solo a piedi o a cavallo per delle passeggiate o dei picnic.

La maggior parte delle vittime è di nazionalità indiana, ma ci sono anche dei turisti stranieri, la cui nazionalità per ora non è precisata. Non ci sono notizie di vittime svizzere, mentre si teme che tra le vittime ci sia un italiano, ma il ministero degli esteri di Roma sta verificando.

A rivendicare l’azione è stato il Fronte di resistenza (TRF), ritenuto un gruppo ombra della formazione armata indipendentista islamista “Lashkar-e-Taiba”, secondo quanto hanno riferito al canale indiano “News18” fonti dell’intelligence nazionale. Attivi dal 1989, i ribelli chiedono l’indipendenza o l’unione con il Pakistan. Secondo testimonianze riprese dalla stampa indiana, il commando - vestito con uniformi militari avrebbero preteso di conoscere la religione dei visitatori prima di aprire il fuoco.

Subito dopo l’attacco è scattata una vasta operazione di caccia all’uomo da parte delle forze di sicurezza indiane. Il premier della regione, Omar Abdullah ha definito l’attacco “un abominio, molto più grande di qualsiasi altro attacco che abbiamo visto contro i civili negli ultimi anni”.

L’incidente è avvenuto mentre il vicepresidente statunitense J.D. Vance, che ha espresso la sua condanna e le sue condoglianze per le vittime, è impegnato in una visita di quattro giorni in India.

Il primo ministro indiano Narendra Modi ha interrotto un viaggio di due giorni in Arabia Saudita per fare ritorno a Nuova Delhi, mentre dalla capitale federale il ministro dell’interno Amit Shah è partito per Srinagar dove ha tenuto un vertice con i responsabili della sicurezza. Dagli Stati Uniti il presidente Donald Trump ha espresso il suo cordoglio e telefonato al premier Modi. Altri leader stranieri hanno si sono uniti nella condanna.

La regione attira ogni anno milioni di visitatori, nonostante la presenza visibile di militari, posti di blocco e dispositivi di sicurezza. Nuova Delhi incoraggia fortemente la diffusione del turismo come segno di normalità e risorsa economica locale. I combattimenti tra ribelli e forze governative si svolgono solitamente in aree remote, mentre i turisti fino ad oggi erano stati risparmiati.

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Notiziario 22.04.2025, 20:00

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Pellegrini hindu nella valle di Pahalgam, Kashmir

  • Keystone
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