La scomparsa del giornalista Jamal Khashoggi sta occupando diplomazia e media internazionali in questi giorni, e secondo al Jazeera, che cita fonti anonime della procura turca, gli inquirenti "hanno trovato prove dell'omicidio" all'interno del consolato saudita ad Istanbul.
RG 18.30 del 16.10.2018 Il servizio di Emiliano Bos
Le autorità dell'Arabia Saudita si starebbero preparando ad ammettere la responsabilità per la sua morte, proprio mentre il segretario di Stato americano Mike Pompeo sta per incontrare il re Salman. L'obbiettivo della visita del ministro degli esteri americano a Ryad è quello di chiedere spiegazioni, dopodiché Pompeo si recherà anche in Turchia.
Le affermazioni di Trump
Donald Trump sembra intanto confermare l'ipotesi circolata su vari media. Ha detto di essere a conoscenza di un rapporto preparato dai sauditi. Nel documento, stando ad alcune anticipazioni non ancora confermate, la morte del giornalista verrebbe attribuita ad un interrogatorio finito male. In questo modo scaricherebbe la responsabilità dell'omicidio.
Lunedì il presidente statunitense aveva parlato di "assassini fuori controllo", parole che secondo alcune interpretazioni potrebbero rafforzare la versione saudita di un "incidente". Poco fa gli investigatori hanno concluso un'ispezione congiunta nella sede del consolato a Istanbul, dove Khashoggi è stato visto per l'ultima volta due settimane fa.
Ritorsioni contro lo Stato saudita
Nel frattempo negli Stati Uniti crescono sempre di più le pressioni contro Ryad: decine di società e banche si sono ritirate dal forum finanziario detto "Davos del deserto", che il controverso principe ereditario Bin Salman ha organizzato nei prossimi giorni. Malgrado le numerose rinunce, al momento è confermata la partecipazione di Steven Mnuchin, il ministro del tesoro americano.
Dalla TV
RG 8.00 del 16.10.18 - Il servizio di Emiliano Bos
RSI Info 16.10.2018, 10:12
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