In Kosovo venerdì l'opposizione nazionalista ha nuovamente fatto uso di gas lacrimogeni per impedire lo svolgimento dei lavori parlamentari. Nonostante gli stretti controlli messi in atto all'ingresso del parlamento, vari deputati d’opposizione sono riusciti a lanciare in aula i lacrimogeni rendendo impossibile lo svolgimento della seduta.
Da mesi l'opposizione a Pristina blocca i lavori parlamentari chiedendo le dimissioni dell’Esecutivo ed elezioni anticipate, in segno di protesta contro accordi conclusi con Belgrado sulla creazione di una Associazione di comunità serbe in Kosovo e con Podgorica sulla demarcazione della linea di frontiera con il Montenegro.
Tale comportamento è stato duramente condannato dai ministri in carica e dalle istituzioni locali, come pure dai rappresentanti delle organizzazioni internazionali presenti a Pristina. Fuori dal Parlamento centinaia di manifestanti sostenitori dell'opposizione hanno scandito slogan ostili al Governo.
ATS/Reuters/EnCa