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L’Arizona vuole vietare l’aborto con una legge del 1864

La Corte Suprema ritiene applicabile la norma che proibisce l’interruzione di gravidanza anche in caso di stupro e incesto

  • 10 aprile, 07:26
  • 10 aprile, 17:14
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RG 07.00 del 10.04.2024 - Il servizio di Andrea Vosti

RSI Info 10.04.2024, 07:21

  • Keystone
Di: ATS/RSI INFO 

La Corte Suprema dell’Arizona - pronunciatasi con quattro voti a favore e due contrari - ritiene “applicabile” la legge del 1864 che vieta l’aborto in quasi tutti i casi, anche in caso di stupro e incesto, fatta eccezione per la necessità di salvare la vita della madre. La disposizione resta comunque per il momento sospesa.

Parlando di divieto “crudele”, Joe Biden ha criticato aspramente la decisione dello Stato: è il “risultato dell’agenda estrema dei repubblicani che sono impegnati a strappare le libertà alle donne”. Parole di condanna arrivano anche dal procuratore generale dello Stato, il democratico Kris Mayes, che ha definito la decisione un “affronto alla libertà” anche perché la legge del 1864 risale a un periodo in cui “l’Arizona non era uno Stato, c’era la guerra di secessione e le donne non potevano votare”. Pur se attuabile, il divieto non entrerà subito in vigore: la Corte Suprema ha infatti deciso di attendere pareri dagli altri tribunali dello Stato.

La decisione dell’Arizona arriva mentre il dibattito sull’aborto continua a dividere gli Stati Uniti, e potrebbe rivelarsi ancora una volta decisivo alle elezioni. I democratici hanno vinto l’ultimo voto di metà mandato dopo che la Corte Suprema americana aveva capovolto la Roe v. Wade, la storica sentenza del 1973 che legalizzò le interruzioni di gravidanza negli Stati Uniti.

La speranza dei liberali è di ripetere il successo nel 2024 regalando altri quattro anni alla Casa Bianca a Biden e, soprattutto, battendo Donald Trump. Consapevole della pericolosità politica del tema, l’ex presidente ha dichiarato che, in caso di una sua rielezione, non ci sarà un divieto a livello nazionale ma saranno gli Stati a decidere come legiferare sul tema.

Una posizione che si è attirata critiche bipartisan. “Si sta arrampicando sugli specchi. È preoccupato che, poiché è lui il responsabile del rovesciamento della Roe, gli elettori lo puniranno alle elezioni. Bene, ho una notizia per Donald: lo faranno di sicuro”, ha detto Biden.

Anche i repubblicani e i gruppi antiaborto hanno criticato l’ex presidente, dal quale si attendevano un divieto a livello nazionale dopo almeno la quindicesima settimana di gravidanza. “Da Trump è arrivato uno schiaffo in faccia ai milioni di americani pro-life che votarono per lui nel 2016 e nel 2020”, ha detto l’ex vicepresidente Mike Pence.

Il tycoon però si è mostrato incurante delle critiche e ha spiegato che la posizione conservatrice a favore dei limiti severi all’aborto è politicamente disastrosa per i repubblicani. E Trump un disastro lo vuole evitare in novembre.

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Aborto, l'Arizona rispolvera una vecchia legge

Telegiornale 10.04.2024, 12:30

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